Altro sfregio No vax alle vittime della pandemia di Nembro, le scritte al cimitero: «Il governo nazista vi vuole morti per Covid»

Muri imbrattati e volantini con frasi estremiste al cimitero di una delle città più colpite durante la prima ondata di pandemia

La scorsa notte sono stati imbrattati con scritte e volantini No-vax i muri che delimitano il cimitero di Nembro, provincia di Bergamo, uno dei luoghi simbolo della prima ondata di pandemia di Coronavirus, che più di tutti ha pagato un prezzo carissimo in termini di vittime. Oltre alle solite scritte negazioniste, questa volta sono stati lasciati anche dei volantini con testi che evocano teorie contro il governo: «Il governo nazista con i suoi protocolli assassini ha voluto i nostri cari morti per C-19! Ora impone vax mortali. Bergamo vuole verità e giustizia per i morti. Libertà per i vivi». Questa una delle frasi sui volantini, accompagnate dalle scritte in rosso che descrivono i morti della pandemia come una conseguenza dettata dalle scelte del governo: «I morti Covid-19 qui sepolti uccisi da un governo nazista, bugiardo. assassino con protocolli criminali», «Per loro rivendichiamo libertà e giustizia».


Un episodio simile si era verificato lo scorso 6 gennaio, con le scritte No-vax che l’amministrazione comunale ha fatto subito cancellare, anche grazie all’aiuto di alcuni volontari. In quell’occasione il sindaco Claudio Cancelli ha espresso tutta la sua indignazione su un post pubblicato direttamente sulla sua pagina Facebook: «Con tristezza devo informarvi che questa notte i No vax estremisti hanno imbrattato con scritte deliranti il muro del nostro cimitero. Quelle scritte sono segni di oltraggio verso i nostri morti e verso Nembro. Questi vandali dimostrano così la qualità dei loro argomenti ossia scarabocchi rancorosi sul lenzuolo che protegge i resti dei nostri cari». Intanto i carabinieri stanno svolgendo delle indagini più approfondite attraverso le telecamere della zona per provare a rintracciare gli autori del gesto compiuto la scorsa notte.


Immagine di copertina: Facebook

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