Il piano di Di Maio: sostituire Conte con Virginia Raggi

Il ministro degli Esteri sente l’ex sindaca, che si sente «messa in panchina» da Conte. E progetta il futuro grillino

Nella guerra senza esclusione di colpi scoppiata nel Movimento 5 Stelle dalla partita del Quirinale c’è un colpo di scena. Dopo che Giuseppe Conte ha minacciato un voto degli iscritti sul comportamento del ministro degli Esteri e quest’ultimo ha risposto pranzando con Elisabetta Belloni, ora Luigi Di Maio parla con Virginia Raggi. L’ex sindaca di Roma, racconta oggi un retroscena de La Stampa, da tempo è insofferente: «Mi sento messa in panchina». È consigliera comunale e membro del comitato di garanzia ma «il 20 per cento di voti che ho preso a Roma ha un valore e Conte lo sta mandando al macero». Per questo il piano di Di Maio prevede una doppia leadership: riprendere insieme a Raggi le redini del M5s. Ma per muoversi bisogna attendere. «Conte si schianterà in primavera alle amministrative», avrebbe pronosticato il ministro degli Esteri.


In quel momento Raggi potrebbe venire fuori come figura carismatica mentre Di Maio consoliderebbe il suo potere. Il tutto con l’avallo di Beppe Grillo, che subisce l’ascendente e il fascino dell’ex sindaca. Ma per portare a termine la vendetta serve una tregua. E non accelerare sulla richiesta di espulsione. Per questo Di Maio dovrebbe raggiungere prima una pace con Conte. E poi attendere gli eventi prima di muoversi. C’è anche un’altra questione che consiglia prudenza. Attualmente sul nuovo Statuto di Conte e sulla sua elezione a leader pende infatti a Napoli un giudizio del Tribunale. Che deve esaminare oggi il reclamo presentato da alcuni attivisti M5s e poi prendere una decisione nel giro di un paio di settimane. La pendenza del reclamo potrebbe quindi fungere da congelatore dello scontro in corso tra Di Maio e Conte perché fino a che non si arriva ad un giudizio nel merito le due parti sarebbero comunque “esposte” ad eventuali nuovi ricorsi.


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