Repubblica: Virginia Raggi e l’ok alla fronda nel M5s che vuole cacciare Sileri

L’ex sindaca di Roma contro il sottosegretario dopo l’uscita sulla vita difficile ai non vaccinati. Ma…

L’ex sindaca di Roma Virginia Raggi approva la fronda interna al Movimento 5 Stelle che ha messo nel mirino Pierpaolo Sileri. È quanto racconta oggi Repubblica in un articolo a firma di Lorenzo De Cicco in cui si parla di un gruppo Whatsapp denominato “Quelli che l’M5s”. Al quale sono iscritti diversi parlamentari ma anche attivisti storici oltre ad ex consiglieri ed assessori comunali della Capitale. E dove è stata pubblicata la lettera di un’organizzazione di sanitari contrari al Green pass (ADI, Associazione Avvocatura degli Infermieri) che se la prende con il sottosegretario per la frase pronunciata in tv, inquadrata come l’annuncio di «azioni stalkizzanti e mobbizzanti» che mirerebbero a «costringere con minacce e punizioni arbitrarie chi non si sottomette passivamente agli ordini imposti dall’alto». La missiva chiede le «dimissioni» di Sileri e tira in ballo i vertici del Movimento, sollecitando «azioni disciplinari» da parte del «gruppo M5S».


La lettera di Adi su Sileri

È giusto dire che si tratta di un’interpretazione completamente sbagliata dell’intervento di Sileri a DiMartedì. Il sottosegretario si stava riferendo non semplicemente ai “non vaccinati” ma a quelli che partecipano alle trasmissioni tv e per farlo si sottopongono al test del tampone. E segnalava una chiara contraddizione nel loro comportamento. Quando la lettera viene postata nella chat su Whatsapp molti esponenti del M5s nazionale visualizzano ma non rispondono. Raggi invece replica a chi propone il siluramento del compagno di partito: «Dio sia lodato». Ed è curioso che l’esclamazione arrivi da chi è stato eletto nel comitato nazionale dei Garanti M5s. Ovvero nell’organismo che ha il compito di vigilare sugli (ed eventualmente espellere) iscritti grillini. Lo scambio di battute, aggiunge Repubblica, fa il giro delle altre chat tramite screenshot. E adesso apre un problema politico nel M5s. Dove la sindaca che ha avuto Covid-19 13 mesi fa e non si è ancora vaccinata può giocare una partita insieme a Luigi Di Maio. E mettere nel mirino proprio Giuseppe Conte, dal quale la Raggi non si sente valorizzata nonostante i voti ricevuti a Roma. Anche se ieri Beppe Grillo ha richiamato i due contendenti alla pace per non dissolvere «il dono del Padre». Intanto nel M5s si discute in streaming e si ricorda la frase di Conte rivolta al ministro degli Esteri: «Dovrà rendere conto agli iscritti delle sue condotte molto gravi».


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