Battiston: «In Lombardia contagi dimezzati, ora Covid-19 è un’epidemia che si sta spegnendo»

Il coordinatore dell’osservatorio epidemiologico di Trento: i tanti morti sono l’effetto di Delta, ma il numero degli infetti attivi continuerà a calare

Quella del Coronavirus è un’epidemia che si sta spegnendo. Lo testimonia il calo dei contagi nel bollettino del ministero della Salute. E in Lombardia, dove tutto è cominciato, la curva si sta spegnendo molto velocemente. Parola di Roberto Battiston, docente di fisica e coordinatore dell’Osservatorio Epidemiologico su Covid-19 dell’Università di Trento. Battiston in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera spiega che «a livello nazionale abbiamo superato il picco, anche se a livello regionale ci sono tre regioni che devono ancora superarlo: l’Abruzzo, la Basilicata e la Sicilia. Ma sono molto vicine. Poi se guardiamo la Lombardia possiamo essere piuttosto ottimisti: è una regione importante, è qui che tutto è cominciato». E adesso «la curva sta scendendo molto velocemente. Nel giro di due settimane è calata del 50%. L’incidenza è arrivata a 1.100 positivi su 100 mila abitanti, contro i 1.362 ogni 100 mila a livello nazionale».


Gli infetti attivi oggi sono tanti a causa di Omicron, che per la sua contagiosità ha creato dei mini-lockdown. Ma senza gravi ricadute sul sistema sanitario. I tanti morti, infatti, «sono l’effetto della variante Delta, non dimentichiamo che il numero dei morti è indietro di tre-quattro settimane rispetto al numero dei contagi». E questo vuol dire che «la variante Delta è stata piuttosto attiva sotto Natale, quando era in netta crescita. Ma ora abbiamo superato pure il picco dei decessi, scenderanno. Sta quindi esaurendosi l’effetto della variante Delta. E la diminuzione dei decessi, in piena epidemia Omicron, ci fa capire che Omicron non influisce su questi». Perché? «Semplice: non potrebbero calare i decessi visto che Omicron è ancora presente con numeri moto alti». Per Battiston nelle prossime settimane «Il numero degli infetti attivi dovrebbe scendere di circa 100-120 mila al giorno. Con questo ritmo a marzo arriveremo ad avere circa 50- 70 mila infetti attivi, un numero trascurabile». Di qui il pronostico: «Mi sento di condividere l’ottimismo che ci suggeriscono i numeri e di dire che con queste cifre potremmo gestire il Covid come un’epidemia in corso di spegnimento».


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