Montagnier è morto “ma non lo vogliono dire”? 24 ore di voci senza annunci né smentite. Per Paragone è vero

C’è chi accusa i media di voler nascondere il decesso, chi invece inizia a pensare a un enorme complotto. Di fatto, non esiste ancora una conferma ufficiale da parte della famiglia

Continua il mistero del presunto decesso di Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina nel 2008. Dopo 24 ore dall’annuncio della testata Francesoir, seguita ieri sera in Italia dal canale Byoblu e dal senatore Paragone, che fu accanto a lui a Milano poche settimane fa nella manifestazione contraria ai vaccini. Nessuna parola da parte dei familiari, assenti o non raggiungibili, così come lo stesso ospedale dove sarebbe stato ricoverato che non conferma ne smentisce per questione di privacy. Silenzio assordante da parte della grande stampa francese, per un presunto decesso nella capitale del Paese che non dovrebbe passare inosservato, contrariamente a quanto accade in Italia ponendo un grande punto di domanda a parte poche eccezioni. Una situazione di totale incertezza che ha scatenato una serie di teorie del complotto anche tra i sostenitori del Premio Nobel.


«Addio professor Montagnier! Oggi piangiamo un grande scienziato, un uomo coraggioso e libero, maestro di vita» è l’annuncio riportato in un’immagine pubblicata in tarda serata, alle 23:13, nella pagina Facebook ufficiale del senatore Gianluigi Paragone, mostrando la foto che li ritrae assieme durante la manifestazione organizzata da ItalExit lo scorso 15 gennaio. Un post successivo allo speciale dedicato da parte del canale Byoblu di Claudio Messora, non è chiaro se si tratti di una semplice correlazione casuale o causale, il senatore potrebbe aver attinto ad altre fonti senza però renderle note.


Gilbert Collard, portavoce del partito Reconquete ed europarlamentare, pubblica un tweet dove ritiene certo il decesso ed esalta il silenzio mediatico nei confronti del Premio Nobel.

Alla ricerca di una fonte attendibile. c’è chi potrebbe trarre spunto da un tweet pubblicato dall’account Luc Montagnier, che risulta scritto con due M, firmato da un suo presunto team.

Diversamente, a scherzarci sopra è l’account di Spinoza: «La coerenza di Luc Montagnier: persino della sua morte non ci sono prove a supporto. [ @MestMuttee ]».

Questa situazione ricorda il paradosso del gatto di Schrödinger, dove nel caso di Luc Montagnier viene percepito contemporaneamente vivo e morto a seconda delle varie fazioni di credenti che si sono andate a creare. I grandi media vengono in ogni caso accusati di rimanere in silenzio, sostenendo che vogliano nascondere a tutti i costi il decesso per non renderli omaggio, mentre chi osa solo parlarne viene accusato di diffondere falsità in quanto sarebbe ancora vivo. La fonte di quest’ultima affermazione? Un sito di bufale, come spiegato in un precedente articolo. Altri, invece, sostengono che sia stato assassinato. Dalla parte opposta, c’è chi vorrebbe sapere se è morto a causa della Covid. Insomma, si brancola ancora nel buio.

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