Mahmood, Blanco, Achille Lauro, ma anche l’irlandese Brooke o l’albanese Ronela: chi se la gioca all’Eurovision. Tutti i brani in gara (per ora)

Solo uno spoiler: c’è un gruppo norvegese che canta “Give That Wolf A Banana”. Il resto lo lasciamo scoprire a voi

La lista non è ancora completa. Con le finali di sabato 19 febbraio è salito a 25 il numero dei cantanti che si sono qualificati all’Eurovision Song Contest. 25 voci per altrettante nazioni. Resta da capire come si evolverà il caso Alina Pash, la voce dell’Ucraina sospesa per essere stata in Crimea. Quando saranno finite le selezioni, il numero totale di artisti che parteciperanno all’Eurovision dovrebbe arrivare a 41, come il numero dei Paesi iscritti. Intanto l’appuntamento è già stato fissato: la 66° edizione dell’EuroFestival si svolgerà dal 10 al 14 maggio a Torino. Grazie alla vittoria dei Maneskin, l’Italia è il campione in carica e quindi ospita la competizione. Il titolo verrà difeso da Blanco e Mahmood, vincitori del Festival di Sanremo. Con i colori di San Marino ci sarà poi un altro cantante italiano: Achille Lauro. Cominciamo a presentarvi gli sfidanti, vi lasciamo solo quelli di cui già si conoscono i brani. Ci sono alcuni Paesi infatti che hanno scelto il nome del loro campione ma non hanno ancora rivelato con quale brano si presenterà a Torino.


Albania – Ronela Hajati con Sekret

Strofe tribali e ritornello super melodico. Molta epicità, poca innovazione: notevole la mossa con i capelli legati sul finale.


Bulgaria – Intelligent Music Project con Intention

Un buon rock. Riff e linee melodiche inedite, struttura della canzone sorprendente e tutto con un vestiario davvero originale. O meglio. Questo è quello che diremmo se fossimo a Eurovision 1970.

Croazia – Mia Dimšić con Guilty Pleasure

Canzone leggera e semplice ma con buone probabilità di farsi notare in Europa. Al momento però i bookmaker la danno tra quelle meno favorite.

Repubblica Ceca – We Are Domi con Lights Off

Molto dance, meglio per una serata in discoteca che per l’Eurovision. Non la buttiamo, in vista delle riaperture potrebbe tornare utile.

Estonia – Stefan con Hope

Lo chiamavano Estonia. Tallinn sceglie per l’Eurovision un brano che non possiamo ignorare, se non altro per tutti gli spaghetti western che ci siamo visti.

Irlanda – Brooke con That’s Rich

Sound e immaginario da Eurovision. Sembra costruita in laboratorio per farsi notare al Festival. Vedremo la performance.

Israele – Michael Ben-David con I.M.

Anche qui siamo davanti a un brano ballabile, e parecchio. Ipnotica la coreografia. Nella playlist delle riaperture la mettiamo dopo Lights Off.

Lituania – Monika Liu con Sentimental

Un po’ retrò, un po’ francese, certo inattesa. Non semplice da interpretare. Nella versione registrata fa il suo effetto, anche qui aspettiamo la prova del palco.

Malta – Emma Muscat con House of Sight

Nel 2018 ha partecipato ad Amici di Maria De Filippi, era arrivata anche in semifinale. Maltese d’origine è praticamente la quarta italiana in gara.

Moldavia – Zdob şi Zdub & Fraţii Advahov con Trenulețul

Molto gipsy, per noi è già un sì. Vi lasciamo qui il video originale. Se vi sono piaciuti i Gogol Bordello non potete lasciarla passare.

Macedonia del Nord – Andrea con Circles

Bel timbro. Forse un po’ artificiale il brano: anche qui nulla di nuovo.

Norvegia – Subwoolfer con Give That Wolf A Banana

Sono evidentemente l’avversario da battere. Date subito una banana a questi lupi norvegesi!

Polonia – Ochman con River

Let the water carry me away. Anche noi vorremmo farci trasportare via da qualche parte prima di arrivare alla fine della canzone. Possibilmente molto lontano.

Slovenia – LPS (Last Pizza Slice) con Disko

Nome della band geniale. Canzone un po’ meno.

Spagna – Chanel con SloMo

Mancavano un po’ di ritmi latini in questo Eurovision. Difficile che vinca ma almeno smuove un po’ la scaletta. Da capire se Chanel si presenta come cantate o ballerina.

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