«Vietato uscire in gruppi e provocare i russi»: come si vive a Cherson dopo la caduta in mano a Mosca

Le nuove regole sono state concordate tra le truppe occupanti e le autorità locali

«Non possiamo uscire in gruppi, non possiamo guidare ad alta velocità, dobbiamo essere pronti a fermarci e mostrare cosa abbiamo in macchina, non dobbiamo provocare i soldati russi». Sono alcune delle regole in vigore a Cherson, in Ucraina, dopo la caduta della città in mano alle forze militari russe. A dirlo è una residente della città parlando con la Bbc. Le regole, spiega, sono state concordate tra le truppe occupanti e le autorità locali a Cherson. Dopo giorni di violenti combattimenti ed esplosioni tra forze russe e ucraine, la situazione a Cherson sembra essersi ora stabilizzata, dice la donna alla Bbc, precisando che in città sono tornate a essere disponibili acqua ed elettricità. Tuttavia, nelle aree periferiche proseguono gli scontri.


In mano ai russi anche la sede dell’amministrazione regionale

«Ieri nessuno è uscito di casa perché era troppo pericoloso», ha detto. Nelle ultime ore era diventato virale un video girato a Cherson in cui si vede un abitante ucraino sventolare la bandiera nazionale davanti a un carro armato russo. Cherson è la prima grande città in Ucraina a cadere in mano ai russi dall’inizio della guerra. Nella giornata di ieri, la conquista da parte delle forze di Mosca era stata inizialmente smentita e successivamente confermata dal sindaco. Oggi il governatore Hennadiy Lahuta ha detto che le truppe russe hanno catturato anche la sede dell’amministrazione regionale. «Ma non abbiamo smesso di fare il nostro lavoro», ha fatto sapere Lahuta. «Lo staff operativo regionale, che io guido, continua a lavorare per risolvere questioni urgenti per aiutare i residenti della regione. Stiamo aspettando aiuti umanitari».


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