Green pass e Covid: cosa cambia dall’1 aprile

Dal prossimo mese niente più green pass per uffici pubblici, negozi non essenziali e mezzi pubblici breve percorrenza. Basterà poi la versione base per luoghi di lavoro e mezzi a lunga percorrenza

C’è chi lo considera uno strumento di libertà, e chi uno di costrizione. A otto mesi dalla sua introduzione, il Green pass inizia a diventare superfluo, grazie agli ottimi risultati della campagna vaccinale e all’indebolimento della gravità della malattia causata dalle nuova varianti Covid. Vediamo come cambiano le cose dall’1 aprile con la fine dello stato di emergenza e il decreto legge del 24 marzo.


Dove il green pass non servirà più: negozi essenziali, uffici pubblici, trasporto pubblico locale e tavoli all’aperto

La novità più grande riguarda uffici pubblici, negozi non essenziali, e tavoli all’aperto, dove dal prossimo mese non sarà più necessario mostrare la certificazione verde in formato base, che da febbraio precludeva l’accesso ai non vaccinati o a chi non presentasse un tampone negativo. Lo stesso vale per il trasporto pubblico locale, dove però rimangono obbligatorie le mascherine FFP2. Inoltre, dall’1 aprile ci si potrà spostare liberamente in tutto il paese, dato che il sistema a colori verrà abolito.


Dove servirà il green pass base: luoghi di lavoro, mezzi a lunga percorrenza e tavoli al chiuso

Grosse novità anche per i luoghi di lavoro, dove gli over 50 potranno accedere anche senza il super green pass, venendo di fatto uniformati agli altri lavoratori che già potevano affidarsi alla certificazione base. L’obbligo di vaccinazione per i lavoratori ultracinquantenni però rimarrà comunque in vigore fino al 15 giugno, così come per le forze dell’ordine. Lo stesso cambio – da green pass super a base – si applica anche ai mezzi pubblici a lunga percorrenza (ovvero quelli che si spostano da una regione all’altra) e ai tavoli al chiuso dei bar e dei ristoranti. L’accesso a questi luoghi sarà quindi garantito anche ai non vaccinati purché presentino un tampone negativo, rapido nelle 48 ore precedenti, o molecolare, nelle 72 ore precedenti. Infine, dall’1 aprile cambiano anche le regole sulla quarantena. I positivi dovranno continuare ad isolarsi, ma non i contatti stretti, anche se non vaccinati, che però dovranno indossare la mascherina FFP2 durante il periodo di autosorveglianza.

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