Decreto Covid, cosa cambia dal 1° aprile per Dad, super Green pass e restrizioni sul lavoro

Gli stadi torneranno alla capienza del 100%, in Dad andrà soltanto chi è positivo al virus, la strategia dei colori verrà accantonata. Tutti i provvedimenti che guideranno il Paese nei prossimi mesi

Il nuovo decreto Covid approvato il 17 marzo dal Consiglio dei ministri porterà cambiamenti decisivi al complesso di norme anti virus finora in vigore. La parola d’ordine è alleggerimento, così come confermato dal premier Mario Draghi che in conferenza stampa ha parlato di «provvedimenti che elimineranno quasi tutte le restrizioni che nei mesi scorsi hanno limitato la popolazione». Dall’obbligo di Green pass alla capienza negli stadi, il Consiglio dei ministri ha stabilito la road map che porterà il Paese verso una stagione estiva più libera da regole e restrizioni.


Fine stato emergenza e addio al Cts

Dal 1° aprile l’Italia non sarà più un Paese in stato d’emergenza. Per questo verrà sciolto anche il Comitato tecnico scientifico, nato nei primi mesi di pandemia per fornire una consulenza tecnica ai politici chiamati a prendere importanti decisioni per la lotta al virus. Anche per il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo sarà tempo di abbandonare il suo ruolo: il compito di monitorare e portare a termine la campagna vaccinale non ancora del tutto conclusa spetterà a una unità operativa fino al 31 dicembre. Dopodiché le funzioni legate alla lotta al virus passeranno al ministero della Salute.


Via alla strategia dei colori

Uno dei provvedimenti previsti dal nuovo decreto è anche quello di abbandonare la strategia anti Covid dei colori per le regioni. I territori non verranno più suddivisi in zona bianca, gialla, arancione e rossa a seconda del livello dei rischi. Il ministro della Salute ha assicurato che il monitoraggio dei dati epidemiologici relativi a diffusione dei cari, ricoveri e decessi continuerà ma con il superamento del sistema a colori e senza più il filo diretto con le ordinanze da lui firmate in proposito.

Stop all’obbligo di Green pass a lavoro

Secondo quanto confermato dal Consiglio dei ministri, tutti i lavoratori over 50 potranno non avere il Green pass rafforzato: fino al 30 aprile andrà bene anche la forma base del pass sanitario. Niente più sospensione da lavoro per i non vaccinati dunque tranne che per una fascia che il governo ritiene ancora tra le più a rischio in assoluto e cioè quella dei sanitari e lavoratori delle Rsa. A dire addio all’obbligo di pass rafforzato a lavoro anche quindi il mondo della scuola, il comparto sicurezza e le forze dell’ordine. Sempre per i sanitari sarà previsto un prolungamento dell’obbligo vaccinale fino al 31 dicembre.

Spiegando le regole contenute nel nuovo decreto il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato l’addio definitivo al pass sanitario dal 1° maggio. Fino al 30 aprile rimarrà in vigore l’obbligo di Green pass base (e quindi anche ottenibile con un tampone negativo)sui trasporti a lunga percorrenza, nelle mense e nei catering, per i concorsi pubblici e privati, nei colloqui in presenza con detenuti e internati, per la partecipazione del pubblico a eventi sportivi che si svolgono all’aperto. Dal 30 aprile il Green pass rafforzato sarà ancora necessario per i ristoranti al chiuso, le piscine, le palestre, i centri benessere. E ancora per convegni e congressi, centri culturali, centri ricreativi, feste conseguenti a cerimonie civili e religiose, sale a gioco e scommesse.  

Niente più quarantene per contatto

Il decreto sancisce ufficialmente il superamento delle quarantene per contatto. Già superate per la popolazione vaccinata, ora saranno superate anche per i non vaccinati. Dovrà rimanere in isolamento solto chi è positivo al virus. Una decisione che avrà forte impatto anche nelle scuole, dove a questo punto diventerà molto più basso il numero degli studenti costretti a fare lezione in Dad.

Le capienze

Il decreto aprirà le porte degli stadi a piena capienza: dal primo aprile dal 75% attuale si passerà al 100% di spettatori. Stessa cosa varrà per i concerti. Decadono i limiti per le discoteche all’aperto, anche in questo caso legate finora all’obbligo del 75% di capienza.

Mascherine, tuto invariato fino al 30 aprile

Dall’1 al 30 aprile resterà l’obbligo di mascherina Ffp2 al chiuso. Mentre continuerà ad essere consentito di non utilizzare il dispositivo negli spazi aperti. Dopo la data del 30 aprile, a detta del ministro Speranza, il governo si impegnerà a valutare i dati epidemiologici e a valutare un possibile allentamento.

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