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Trump fa ancora asse con Putin: «Dovrebbe rivelare informazioni dannose sulla famiglia Biden»

30 Marzo 2022 - 13:04 Redazione
Le accuse di Trump al figlio di Biden partono da lontano. Nel settembre del 2019 sono costate all'ex presidente un processo di impeachment

Senza Twitter e senza Facebook, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha perso il suo megafono. In attesa che il progetto del suo social personale Truth decolli, l’ex presidente degli Stati Uniti in questi giorni ha rilasciato un’intervista al portale JustNews in cui si rivolge direttamente a Vladimir Putin. Trump ha chiesto al presidente della Federazione russa di pubblicare tutto il materiale in suo possesso su Hunter Biden, il figlio di Joe Biden. L’origine di questa richiesta parte da lontano. Hunter Biden si occupa di lobby e consulenza e negli anni in cui il padre era vice presidente di Obama aveva lavorato molto in Paesi stranieri, compresa l’Ucraina. Nell’intervista a JustNews, sito che può essere definito pro Trump, l’ex presidente si è rivolto direttamente a Putin sulle accuse rivolte a Hunter Biden per la sospetta corruzione: «Penso che Putin conoscerebbe la risposta. Penso che dovrebbe pubblicarla. Penso che dovremmo conoscere quella risposta».

Durante la sua presidenza Donald Trump aveva accusato Joe Biden di aver favorito grazie ai suoi contatti gli affari del figlio ed era arrivato a esercitare pressioni proprio sul governo ucraino per chiedere la pubblicazione di tutte le informazioni in possesso sul caso. Nessuna di queste accuse è mai stata verificata e anzi, tutto il caso è diventato un boomerang per Trump. Il tycoon aveva ritardato anche l’invio di aiuti a militari a Kiev per avere una risposta e questo aveva portato al processo di impeachment del settembre 2019. Come ricostruisce la Cnn l’entità degli aiuti militari che doveva essere destinati all’Ucraina era di 400 milioni di dollari. Questa è già la seconda volta che Trump fa un appello del genere nella sua storia politica, nel 2016 aveva chiesto alla Russia di hackerare e pubblicare le mail di Hillary Clinton.

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