Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha parlato oggi dal Campidoglio in occasione dell’anniversario dell’insurrezione del 6 gennaio 2021, quando sostenitori del suo predecessore, Donald Trump, assaltarono Capitol Hill. «Prego perché non ci sia più una giornata come quella che vivemmo un anno fa», ha detto Biden ai giornalisti, poco prima del suo discorso di commemorazione. Prima del suo intervento, ha preso parola la sua vice, Kamala Harris: «Non possiamo lasciare che il nostro futuro sia deciso da chi diffonde bugie e disinformazione», ha affermato. «In quell’attacco alla democrazia gli assalitori tentarono non solo di distruggere l’edificio e le vite dei parlamentari ma i valori, le idee e le istituzioni che generazioni di americani hanno conquistato e difeso col sangue».
Poco dopo le 15 e un quarto – ora italiana -, ha preso parola il 46esimo presidente degli Stati Uniti: «Un anno fa è stata attaccata la democrazia in un luogo sacro» ha esordito. Parlando di «grave minaccia alla Costituzione», Biden non ha lesinato critiche al suo predecessore: «Per la prima volta un presidente ha ostacolato la transizione. Trump – ha aggiunto – guardava dal suo ufficio senza far nulla per fermare un’insurrezione armata che voleva sovvertire il voto, sovvertire la Costituzione». Il democratico ha accusato Trump di aver «creato una rete di menzogne» al fine di provare a «impedire il passaggio pacifico dei poteri». Per Trump, ha incalzato Biden, «il suo ego ferito conta di più della democrazia e della Costituzione». L’ex presidente ha replicato, dicendo che quello di Biden è «un teatro politico per distrarre gli americani dal suo fallimento».
January 6, 2022
Non è comune che un presidente degli Stati Uniti in carica pronunci un discorso in Campidoglio, eccetto per l’intervento sullo Stato dell’Unione e i funerali. Ed è altrettanto raro che un presidente in carica attacchi con così tanta forza il former president. «Trump ha messo i suoi interessi sopra quelli del Paese». Poi, rivolgendosi direttamente a lui, Biden ha aggiunto: «Non puoi amare il tuo Paese solo quando vinci. Non puoi seguire le leggi solo quando è conveniente». Dimenticandosi per un attimo del repubblicano, il presidente ha invitato i suoi concittadini a «non commettere errori: questo è un momento decisivo della storia. In America e nel mondo c’è una sfida tra democrazia e autocrazia, vedete Cina e Russia. Dicono che la democrazia è troppo lenta per risolvere i problemi di oggi e scommettono che l’America diventerà come loro. Ma noi non lo saremo mai».
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