Due diversi sondaggi sulle spese militari dicono che gli italiani sono contrari all’aumento dei fondi per le armi. La rilevazione di Euromedia Research pubblicata oggi da La Stampa e quella di Izi di cui parla Il Fatto Quotidiano sostengono che il campione interrogato non vuole più soldi per le armi anche se è quasi unanime la condanna nei confronti della Russia per aver scatenato la guerra. Nel dettaglio, il sondaggio illustrato da Alessandra Ghisleri dice che il 61.4% degli italiani si dichiara contrario all’aumento delle spese militari non ritenendola una scelta giusta in questa particolare fase storica. Il 27.3% invece è favorevole a definire e mantenere gli impegni presi e tra questi troviamo il 40% degli over 65 anni.
Il 37,6% degli
intervistati ritiene che aumentare quella spesa significhi
distogliere risorse dagli investimenti con necessità prioritarie. In
questa definizione si riconoscono il 40% degli
elettori di Lega e
Fratelli d’Italia e il 45.0% di quelli del Movimento 5 Stelle.
Secondo Ghisleri, infine, sapendo che attraverso gli aumenti alla
spesa militare si potrebbe finanziare il campo della ricerca e dello
sviluppo nelle materie scientifiche delle università i favorevoli a
questi aumenti dal 27.3% passerebbero al 40%, e i contrari
perderebbero ben il 14.1%. Nel sondaggio di Izi la maggioranza degli
intervistati – un campione di 1.029 persone che hanno risposto tra
il 28 e il 29 marzo – condanna la Russia come Paese invasore, ma
non crede che l’Italia e la Nato debbano aiutare il popolo ucraino
a ogni costo.
Nel merito quasi il 73% degli intervistati non è d’accordo con la decisione del governo Draghi sull’aumento delle spese militari. Il 30,7% non crede che questa sia la risposta giusta agli ultimi avvenimenti mondiali, mentre per il 42% questa è la strada per nuovi conflitti e per la Terza Guerra Mondiale. Il 20,3% si dice invece molto o abbastanza d’accordo con la decisione. Anche sull’invio di armi a Kiev l’opinione pubblica è schierata per il no. Alla domanda su come aiutare l’Ucraina solo il 20,2% parla di aiuti economici e armi. Il 21% vuole soltanto le sanzioni, il 46,3% vuole solo un aiuto diplomatico per arrivare al Cessate-il-fuoco. Sette italiani su dieci non vogliono quindi l’invio di armi contro l’Ucraina aggredita. Nei giorni scorsi altre rilevazioni hanno contato i favorevoli e i contrari all’aumento della spesa militare. Secondo il sondaggio di Swg per il Tg di La7 il 54% degli italiani dice no, il 34% è favorevole e il 12% non sa. Una rilevazione di Emg per Cartabianca riporta numeri simili: il 54% è contrario, il 23% favorevole.
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