«Mi hanno detto che erano lì per prendere i nazisti»: la testimonianza del sindaco di Melitopol rapito dai russi

Ivan Fedorov è stato liberato il 16 marzo scorso: i cittadini erano scesi in piazza per protestare contro il suo sequestro

Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol rapito dai russi lo scorso 11 marzo, ha raccontato il suo rapimento e l’arrivo delle forze di Mosca nella città ucraina. «Sono molto grato alla comunità internazionale e al presidente ucraino per il suo ruolo di mediatore, altri 29 funzionari eletti sono ancora nelle mani dell’aggressore russo» – ha dichiarato Fedorov all’emittente Bfmtv. «Mi hanno arrestato perché accusato di finanziare il partito radicale ucraino – ha continuato – ma non ne conosco l’esistenza». Quando l’hanno rapito, l’hanno privato di ogni mezzo di comunicazione e con lui erano presenti altre persone rapite, di cui sentiva le urla per le torture. Ha poi dichiarato che la ‘moneta di scambio’ per la sua liberazione è stata la sostituzione con nove prigionieri russi. Inoltre, i soldati russi gli avrebbero detto che hanno sentito dire che i veterani della Seconda guerra mondiale erano stati picchiati e che loro erano lì per prendere i nazisti, sottolineando quindi che diversi russi credono alla causa della denazificazione data da Putin. Lui avrebbe risposto di non averne mai incontrato uno in 30 anni. Fedorov ha infine ringraziato e lodato il coraggio dei cittadini di Melitopol che avevano manifestato contro il suo rapimento.


Chi è Ivan Fedorov, il sindaco che era stato rapito

Ivan Fedorov è stato liberato il 16 marzo, dopo che era stato sequestrato con l’accusa di finanziare attività terroristiche, di aver fatto parte di un gruppo criminale e di essersi rifiutato di abbassare la bandiera ucraina. Il suo rapimento aveva fatto scendere in piazza i cittadini ucraini che ne chiedevano la liberazione. Anche l’organizzatrice del corteo Olga Gaisumova era stata rapita. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva chiesto aiuto ai paesi europei nella mediazione con Mosca. Il sindaco era stato sostituito da Galina Danilshenko, ex consigliera comunale della città.


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