I giovani soldati russi avvelenati dai civili di Kharkiv che «volevano liberare», il ministero della Difesa di Kiev: 2 morti e 28 intossicati con le ciambelle

La propaganda ucraina rilancia nuovi casi di avvelenamento tra i soldati russi, spesso giovani e inesperti, che secondo Kiev arrivano in Ucraina convinti di liberare una popolazione oppressa. Al punto da fidarsi e accettare cibo dai civili

Altri soldati russi sarebbero rimasti vittime della resistenza ucraina che ha usato ancora una volta cibo avvelenato. Secondo le ultime notizie diffuse dal ministero della Difesa di Kiev, due soldati dell’esercito russo sono morti e altri 28 sono stati ricoverati in ospedale in terapia intensiva nella zona assediata di Kharkiv, dopo che la popolazione locale avrebbe offerto loro alcune ciambelle rivelarsi poi tossiche. Sull’onda della propaganda del governo ucraino, queste notizie si aggiungono a quelle del mese scorso, quando si raccontava di un’anziana che era riuscita a uccidere alcuni soldati russi dopo aver offerto loro una torta avvelenata. Secondo la propaganda ucraina, i soldati russi catturati hanno spesso raccontato che i loro superiori assicuravano che la popolazione locale li avrebbe accolti come liberatori dal fantomatico «governo nazista» che opprimeva la popolazione ucraina. Perciò Kiev spiega il motivo per cui i soldati russi, spesso molto giovani e inesperti, tendano a fidarsi della popolazione civile locale. Nei giorni scorsi era stata diffusa dai media ucraini la notizia di oltre 500 soldati russi che nella città di Izjum, sul Mar Nero, erano finiti in ospedale per aver bevuto alcolici anche stavolta offerti dai civili. Quello che in apparenza sembrava un brindisi di benvenuto, si sarebbe poi dimostrato un cocktail velenoso che ha messo KO le truppe russe.


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