Riapre l’ambasciata italiana a Kiev. La denuncia delle autorità di Mariupol: «I russi rastrellano i nostri uomini» – Il live blog

Nel 52° giorno della guerra in Ucraina ci sono allarmi in tutto il paese per i bombardamenti dei russi

Nel 52esimo giorno della guerra in Ucraina il presidente Zelensky ha detto che 3 mila soldati sono finora morti durante la guerra con la Russia e 10 mila sono rimasti feriti. Intanto ci sono ancora combattimenti a Mariupol e le bombe colpiscono Kiev. Altri combattimenti si registrano nelle acciaierie di Illich, che la Russia aveva dato per conquistate nei giorni scorsi. Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato di aver colpito un obiettivo militare nella periferia di Kiev. In un video il presidente torna a chiedere armi all’Occidente: «Più ne avremo, prima la guerra finirà».


20.15 – Mosca: «Annientate tutte le truppe ucraine a Mariupol»

Il ministero della Difesa russo afferma di avere «ripulito completamente l’area della città di Mariupol’ da tutti i miliziani del battaglione Azov, dei mercenari stranieri e delle truppe ucraine». Lo riporta l’agenzia russa Tass.


20.00 – Kiev, il comandante della Marina russa incontra equipaggio del Moskva

Il comandante in capo della Marina militare russa, l’ammiraglio Nikolai Yevmenov, ha incontrato oggi membri dell’equipaggio dell’incrociatore Moskva (Mosca), affondato due giorni fa nelle acque del Mar Nero. L’ammiraglio, citato dall’agenzia Tass, ha detto che «gli ufficiali e i marinai» della nave «continueranno a servire nella Marina». L’incontro si e’ svolto a Sebastopoli, in Crimea, dove ha sede il comando della flotta russa del Mar Nero. La Russia ha detto che l’incrociatore Moskva «è affondato a causa dell’esplosione di un deposito di munizioni a bordo», mentre l’Ucraina sostiene che «è stata colpita da missili lanciati dalle forze di Kiev». Al momento, non è stato fornito nessun dato ufficiale sul numero delle eventuali vittime.

19.30 – Zelensky: «L’accordo di pace con la Russia deve prevedere due documenti»

«Il trattato di pace con la Russia dovrebbe prevedere due diversi documenti: uno sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, l’altro sulle sue relazioni con la Federazione Russa». Lo ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky in un’intervista con alcuni media ucraini, sottolineando che «la Russia vorrebbe invece un unico documento». Il presidente ucraino ha poi aggiunto: «Abbiamo però visto cosa è successo a Bucha, e le circostanze stanno dunque cambiando».

18.30 – Zelensky: «L’Italia si è offerta come garante sicurezza dell’Ucraina»

L’Italia è tra i Paesi che si sono offerti per garantire la sicurezza dell’Ucraina, nell’eventualità di un accordo con Mosca sullo status neutrale di Kiev. Lo ha dichiarato all’Ukrainska Pravda il presidente ucraino Zelensky, spiegando che manifestazioni di disponibilità sono arrivate anche da Gran Bretagna, Stati Uniti e Turchia. «Al momento non abbiamo ancora firmatari ma c’è una dimostrazione (d’interesse, ndr) dalla Gran Bretagna, dagli Usa, dall’Italia, dalla Turchia – ha spiegato Zelensky – e credo che ci sarà un impegno separato anche da parte dell’Unione Europea». 

18.00 – L’ambasciatore Zazo riapre l’ambasciata italiana a Kiev

L’Italia ha riaperto la sua ambasciata a Kiev e da «lunedì sarà pienamente operativa». Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ne aveva dato notizia ieri, dichiarando: «L’ambasciatore Zazo è appena rientrato a Kiev da Leopoli, dopo un viaggio di 10 ore». E quest’oggi, in un video pubblicato sui social, l’ambasciatore italiano in Ucraina, Pier Francesco Zazo ha dichiarato: «La riapertura della nostra Ambasciata a Kiev rappresenta per noi un momento emozionante e di speranza ad oltre cinquanta giorni di distanza dall’inizio del conflitto. Come evidenziato dal Ministro degli Esteri Di Maio, la riapertura della nostra sede è un gesto simbolico ma che queste Autorità apprezzano molto. Oggi ci sentiamo ancora più vicini al Governo e al popolo ucraino e continueremo ad assistere al meglio i nostri connazionali».

17.40 – Zelensky: «Fine ai negoziati se le forze di Kiev verranno distrutte a Mariupol’»

La distruzione delle forze ucraine che difendono la città di Mariupol’ «metterà fine ai negoziati con la Russia». Sono le dichiarazioni del presidente ucraino Zelensky, citato dal Kyiv Independent. «La distruzione del nostro esercito, dei nostri ragazzi, porrà fine a tutti i negoziati», ha detto. Il presidente ha dichiarato che l’Ucraina non si fida ad accettare la richiesta russa, temendo un massacro dei propri soldati nel caso in cui dovessero consegnare le armi ai russi.

16.15 – La denuncia delle autorità di Mariupol: «I russi stanno rastrellando i nostri uomini»

«I russi stanno raccogliendo tutti gli uomini di Mariupol e li trasferiscono a Bezimenne, un villaggio del Donetsk sotto il loro controllo». È quanto dichiarato dalle autorità locali ucraine, citate dall’agenzia Unian, sottolineando che una volta trasferiti, «agli uomini vengono sequestrati i documenti in attesa di nuovo ordine». Al contempo su Telegram, un consigliere del sindaco della città, Petro Andryushchenko, ha comunicato che i russi «stanno compiendo una intensa “pulizia” degli uomini: abbiamo le prime conferme».

15.30 – Kiev critica l’Ue: «Armi sbagliate e in ritardo»

«L’Ucraina ha bisogno di armi. Non tra un mese. Adesso»: a insistere sull’urgenza della situazione è anche il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak, che su Twitter ha lanciato un duro attacco anche all’Unione Europea per i ritardi sulla fornitura di armi. «L’Europa ha risposto al grido d’aiuto dell’Ucraina, ma non ha inviato le armi che chiediamo e ci hanno messo troppo per arrivare», ha scritto Podolyak, concludendo: «La democrazia non vincerà giocando a questo gioco».

14.02 – Da domani i porti italiani saranno chiusi alle navi russe

Una circolare del Comando generale delle Capitanerie di Porto ha chiarito che da domani, 17 aprile, i porti italiani saranno chiusi per le navi russe e per le imbarcazioni che hanno cambiato bandiera dopo il 24 febbraio. La Capitaneria di Porto ha applicato la direttiva dell’Unione europea dello scorso 8 aprile in cui venivano decise nuove sanzioni per la Russia. Le navi che si trovano attualmente nei porti italiani dovranno lasciarli non appena avranno completato tutte le attività commerciali.

13.36 – Il colloquio tra Putin e Bin Salman

Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto oggi una conversazione telefonica con il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman. L’agenzia stampa Interfax ha riferito che i due capi di Stato si sono impegnati in un «ulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali».

11.50 – Le Chiese chiedono una tregua per le feste religiose

Il consiglio panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose ha chiesto una tregua dai bombardamenti: «Come rappresentanti delle comunità religiose dell’Ucraina, esortiamo a fermare i bombardamenti di città e villaggi ucraini e ridurre le ostilità offensive almeno per il tempo dei giorni sacri per tutte e tre le religioni». Nelle prossime settimane infatti si incroceranno diverse festività: dalla Pasqua ebraica a quella cristiana, passando per la fine del Ramadan.

11.00 – Missili sull’aeroporto di Oleksandria

Il capo dell’amministrazione militare di Kirovohrad, nel centro dell’Ucraina, Andrii Raikovych, ha segnalato vittime in seguito all’attacco missilistico russo sull’aeroporto di Oleksandria la scorsa notte. Lo riferisce il corrispondente di Ukrinform. «In tarda serata, missili russi hanno colpito la città di Oleksandria. Le infrastrutture dell’aeroporto sono state danneggiate. Alcune persone sono state uccise e ferite», ha detto.

8.00 – Cinque morti a Kharkiv

Cinque persone sono morte e 15 sono rimaste ferite a Mykolaiv nell’Ucraina meridionale durante l’attacco con sistemi multipli di lanciarazzi da parte dei russi ieri. Anche questa mattina la città è stata bombardata ma non ci sarebbero state vittime. Nella città di Charkiv, nell’Est, i bombardamenti sono diventati più estesi in alcuni quartieri. Ieri più di 50 civili sono stati feriti e nove persone sono rimaste uccise nella città. Nella regione omonima sono state bombardate Derhachi, Balakliia e Zolochiv: due vittime e tre feriti. I combattimenti stanno infuriando anche in direzione di Izjum.

4.00 – Sirene in Ucraina

Le sirene d’allarme antiaeree suonano in diverse città dell’Ucraina centrale, orientale e meridionale tra cui Dnipropetrovsk, Kryvyi Rih, Zaporizhzhia, Cherkasy, Donetsk, Odessa, Kharkiv, Poltava e Mykolaiv.

3.00 – Zelensky: 3 mila soldati ucraini morti

Nell’intervista che ha rilasciato alla Cnn il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha fatto il punto sulle perdite militari di Kiev, arrivando a contare tra 2.500 e 3.000 soldati morti nella guerra contro la Russia. Quelli feriti sono circa 10.000 ed è «difficile dire quanti sopravviveranno». Quanto alle vittime civili «è più difficile» stabilire quante siano. «È un grande dolore per me», ha detto il presidente ucraino rispondendo a una domanda sui video strazianti che mostrano la devastazione del Paese e della popolazione innocente. «Da padre non riesco a guardarlo, perché se no dopo vorrei vendetta, vorrei uccidere», ha detto. «Ma devo guardarlo come presidente e devo fare mio meglio affinché questa guerra non sia infinita», ha precisato Zelensky nell’intervista di cui sono state trasmesse delle anticipazioni.

2.00 – Ucraina: 7 aerei russi abbattuti

Le forze armate dell’Ucraina hanno fatto sapere che le unità missilistiche antiaeree dell’aeronautica militare e le forze della 93ma brigata meccanizzata separata Kholodny Yar hanno distrutto ieri sette obiettivi aerei russi. «A causa delle pesanti perdite – sottolineano i militari di Kiev -, le truppe russe hanno notevolmente ridotto l’attività nello spazio aereo ucraino, lanciando invece attacchi a distanza usando missili balistici e da crociera».

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