Addio mascherine al chiuso da maggio? Speranza frena: «Sono ancora molto importanti, valutiamo»

Il ministro della Salute mantiene la linea della cautela sull’abolizione dell’obbligo di indossare le mascherine in tutti i luoghi chiusi

Il governo Draghi sta lavorando per raggiungere l’abolizione delle mascherine anche al chiuso: dal primo maggio infatti potrebbe non essere più obbligatorio indossarle per contenere la pandemia di Coronavirus. Ma il ministro della Salute Roberto Speranza invita alla prudenza: «Secondo me sono e restano un presidio molto molto importante», ha dichiarato a DiMartedì, aggiungendo che starebbero valutando la questione «giorno per giorno, settimana per settimana, e tante di queste valutazioni vanno ancora misurate, ad esempio quella sulle mascherine al chiuso, che in questo momento sono obbligatorie». Il Ministro ha ricordato che «dovremmo valutare l’evoluzione anche di questo virus e dobbiamo tenerci pronti per l’autunno. Quello che abbiamo imparato negli ultimi due anni è che la fase autunnale e quella invernale sono le fasi più difficili». Trovarci pronti in quel momento, conclude, «significherà prima di tutto proteggere i più fragili». Speranza ne ha approfittato anche per precisare ancora una volta come non sia corretto paragonare il Covid a una semplice influenza. Lo ha definito «un virus insidioso», nei confronti del quale non bisogna abbassare la guardia: sebbene allentare la morsa nei confronti di chi è entrato in contatto con un positivo eliminando la quarantena sia stato «giusto», «Se lasciassimo in giro anche i positivi arriveremmo a numeri incontrollabili». Ha concluso il Ministro: «La nostra è una scelta di prudenza e la stragrande maggioranza dei Paesi nel mondo se sei positivo ti tiene a casa».


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