«Ripristinare il governatorato della Tauride»: Mosca e il ritorno alla «Russia storica» inseguito da Putin

Stando alla proposta, la regione di Cherson e parte di Zaporizhzhia e Mykolaiv verrebbero annesse alla Crimea

Un progetto per includere la regione di Cherson e parte di Zaporizhzhia e Mykolaiv nella Crimea. La proposta, lanciata ad aprile dal deputato Mikhail Sheremet, è dibattuta da tempo in seno alla politica russa e nelle ultime ore ha raccolto nuovi consensi. L’ultimo a sostenerla è stato Sergei Tsekov, rappresentante della Crimea e membro del Comitato Affari Internazionali del Consiglio della Federazione russa. Secondo questo progetto si andrebbe a ricreare il cosiddetto governatorato di Tauride, nome con cui era conosciuta la penisola di Crimea ai tempi dell’impero russo. Lo riporta l’agenzia russa Ria. Il progetto coincide con quella che è la visione di Vladimir Putin sul ritorno alla «Russia storica», l’impero nato nel 1721 e caduto nel 1917. Secondo quanto affermato su Facebook da Lyudmyla Denisova, la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, il Cremlino starebbe organizzando uno «pseudo-referendum» tra l’1 e il 10 maggio, per annettere Cherson alla Crimea, e dunque alla Russia. Diversi indizi sembrerebbero rafforzare questa ipotesi: in un articolo pubblicato dal Kyiv Independent ieri, 21 aprile, viene citato un rapporto dello Stato maggiore delle forze armate ucraine in cui viene previsto un referendum riguardo Cherson il 1° maggio.


L’avvertimento di Zelensky

«Sollecito gli abitanti delle regioni dell’Ucraina meridionale, Cherson e Zaporizhzhia, a prestare molta attenzione alle informazioni che fornite agli invasori. Se vi chiedono di compilare dei questionari, lasciare i dati del vostro passaporto da qualche parte, dovete sapere che questo non vi aiuta»: queste le parole che il leader di Kiev Volodymyr Zelensky ha scelto di utilizzare in un messaggio rivolto agli abitanti del territorio occupato dai russi. L’accusa che il presidente ucraino rivolge a Mosca è quella di voler imbastire un referendum falsato per l’indipendenza delle regioni del sud. «Se qualcuno vuole una nuova annessione, porterà solo a nuove potenti sanzioni contro la Russia», ha concluso.


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