Il prete di Bucha fa appello a Papa Francesco: «Venga qui a vedere coi suoi occhi cosa è successo»

Anche Zelensky ha chiesto l’intervento della Santa Sede per convincere i russi a fermare la guerra in Ucraina

In occasione della pasqua ortodossa, oggi 24 aprile, Andrei Golovin, prete della chiesa di Bucha, paese martoriato dai russi di Putin come è stato documentato in queste settimane, ha invitato il Pontefice a recarsi di persona in Ucraina per verificare coi suoi occhi quello che sta succedendo e la distruzione portata dalla Russia. «Diamo il benvenuto a qualsiasi tentativo di trovare la pace. E se l’arrivo di papa Francesco potrà contribuire a questo, noi lo aspettiamo. È anche importante che venga a vedere con i suoi occhi cosa è successo qui», ha detto il prete all’Ansa. Far portare la croce a due donne, russa e ucraina – ha aggiunto, riferendosi alla Via Crucis a Roma – «è una buona idea di unità, ma una delle due parti deve ammettere le proprie colpe e pentirsi». «Noi celebriamo, mentre loro (i russi, ndr) continuano a versare sangue come ispirati da Satana. L’unica speranza è nel Signore, che dia ai nostri difensori forza, fiducia e coraggio. È molto importante ora che i nostri combattenti non siano guidati dall’odio per i loro nemici, ma dall’amore per i loro cari, le loro mogli, i loro figli», ha concluso.


Il presidente ucraino Zelensky aveva già chiesto al Vaticano di fare da mediatore con la Russia. Ieri ha dichiarato: «Vogliamo una tregua e stiamo chiedendo aiuto a tutti, compresa la Santa Sede». A mezzanotte, invece, il presidente russo Putin ha preso parte alla veglia pasquale celebrata dal patriarca Kirill alla cattedrale di Cristo Salvatore, a Mosca. Lì ha ringraziato il patriarca specificando che la Chiesa, sotto la sua guida, «sta sviluppando una fruttuosa interazione con lo Stato, dando un enorme contributo alla promozione dei tradizionali valori spirituali, morali e familiari nella società e all’educazione delle giovani generazioni».


Foto in copertina di repertorio

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