Azovstal, evacuati 50 civili dall’acciaieria. Mosca: «Corridoi umanitari chiusi fino a domani mattina»

Per Mykhailo Vershynin, soldato ucraino che sta difendendo l’acciaieria, la situazione «sta peggiorando»

La situazione all’acciaieria Azovstal è sempre più critica. Secondo le autorità di Kiev sono cinquanta i civili evacuati oggi dall’acciaieria di Mariupol’, mentre secondo Mosca sarebbero state evacuate in tutto 51 persone, inclusi alcuni bambini. Secondo quanto riferito dall’agenzia russa Tass, inoltre, «i corridoi umanitari resteranno chiusi fino a domani mattina, nell’ultimo giorno del cessate il fuoco annunciato da Mosca». Nelle scorse ore il battaglione Azov su Telegram ha comunicato: «Durante il cessate il fuoco nel territorio dell’acciaieria Azovstal le truppe russe hanno sparato su un’auto che stava trasportando dei civili per evacuarli dalla fabbrica. Un soldato è stato ucciso e ci sono 6 feriti», hanno scritto. I russi continuano a «violare tutti gli accordi e a non attenersi alle garanzie di sicurezza per l’evacuazione dei civili». Sono cinquanta i civili evacuati oggi dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Per Mykhailo Vershynin, soldato ucraino che sta difendendo l’acciaieria di Mariupol la situazione ad Azovstal «sta peggiorando», ha detto alla Bbc. «La cosa peggiore è che abbiamo ancora civili nei rifugi antiaerei. Dopo un pesante bombardamento, sono morti 2 civili e 10 persone sono rimaste ferite. Ora non abbiamo informazioni su quanti civili sono stati uccisi perché non riusciamo ad uscire e raggiungere i bunker in cui si trovano», ha concluso.


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