Evacuazioni, giallo sugli autobus dispersi da Mariupol. In salvo i primi 150 civili fuggiti da Azovstal – Il video

Le evacuazioni dall’acciaieria di Mariupol proseguono con enormi difficoltà, come ha spiegato la vicepremier ucraina, che ha accolto i primi civili messi in salvo

Sono circa 150 i civili evacuati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol e arrivati a bordo di alcuni autobus a Zaporizhzhia. L’evacuazione è stata possibile grazie «al primo vero cessate il fuoco», ha spiegato la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk, in un punto stampa al centro commerciale Epicenter di Zaporizhzhia, punto di arrivo del convoglio umanitario. Agli autobus «si sono unite lungo il percorso anche diverse auto di persone in fuga da diversi villaggi», ha aggiunto Vereshchuk che ha poi spiegato di non avere conferme a proposito di alcuni autobus che si sarebbero persi lungo la strada, come denunciato dal sindaco di Mariupol.


L’allarme sugli autobus dispersi

«Solo tre dei 14 autobus di evacuazione con i rifugiati di Mariupol hanno raggiunto il territorio controllato dal governo ucraino», aveva annunciato il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko, citato da Interfax Ukraine. Sono infatti in corso le evacuazioni con autobus da Mariupol e dall’impianto Azovstal verso Zaporizhzhia, città dell’Ucraina sud-orientale. Sugli autobus attesi c’erano a bordo circa 100 donne e bambini che hanno passato oltre 2 mesi nei tunnel e nei rifugi sotterranei dell’acciaieria. «Il destino delle persone che si trovano nei restanti undici autobus è sconosciuto – ha aggiunto – , dovevano andare verso Zaporizhzhia nella parte controllata del nostro Stato, ma si sono persi da qualche parte». Secondo quanto dichiarato dal sindaco, i rifugiati si perderebbero nei centri di filtraggio e l’esercito russo starebbe rapendo i residenti. Nelle operazioni di evacuazione di ieri si erano verificati alcuni rallentamenti a causa dei ritardi degli autobus. Nella città, riporta la Bbc, ci vivono ancora 100 mila civili circa.


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