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La polemica di El Mundo su Blanco e Mahmood: «La coppia omoerotica è il trucco dell’Italia per vincere L’Eurovision»

11 Maggio 2022 - 09:52 Giada Giorgi
L'articolo del quotidiano spagnolo sui due artisti: «Hanno un'aura magica ma smettano di rifiutare etichette»

All’Eurovision Song Contest l’Italia spera il bis. La coppia Blanco Mahmood certo avrebbe tutte le carte in tavola per un’altra storica vittoria dopo quella dei Maneskin. Ma la fiducia riposta nel duo, già vincitore di Sanremo 2022 con Brividi, non si limita solo alla tifoseria nostrana. I due giovani cantanti continuano a far parlare di loro anche oltre confine, ora anche considerati tra i favoriti dell’Eurovision. A dedicare un lungo articolo alla coppia è El Mundo: l’importante quotidiano spagnolo definisce l’Italia come uno dei più perfetti figliol prodighi, che dopo 31 anni «è tornato con un curriculum invidiabile». Certo, come anche specificato dal noto giornale, «per una nazione vincere due volte di seguito è davvero complicato». Ma l’idea di un bis stuzzica le opinioni dei critici musicali più attenti alla kermesse internazionale: «Non si può escludere che possa comunque accadere sabato prossimo. L’Italia riparte come una delle cinque nettamente favorite», ha pronosticato il giornalista Alvarez.

«Smettano di rifiutare etichette»

La previsione di una vittoria bis è dovuta secondo la stampa internazionale anche e soprattutto alla potente accoppiata Blanco – Mahmood. Un traguardo che secondo quanto analizza Alvarez di El Mundo sarebbe nient’altro che un trucchetto per accattivarsi il favore di una folta comunità seguace della gara canora. «Il brano è eseguito da due degli artisti con l’aura più magica in scena, icone di uno dei gruppi che più da vicino seguono l’evento, come i LGTBQ», spiega. «Mahmood, star internazionale già secondo in Eurovisione nel 2019 con Soldi, e Blanco, giovanissimo cantante che ha già ottenuto importanti successi, salgono sul palco di Torino e cantano una ballata avvincente, dal testo e dal messaggio squisiti e sensazioni profonde». 

Poi l’affondo: «E per quanto Mahmood insista nel rifiutare le etichette e affermando che la sua ode al crepacuore e alla libertà di sbagliare anche quando si ama, che è ciò di cui parlano i brividi della canzone, molti in tutta Europa vogliono vedere il primo duetto che canta una storia apertamente omoerotica nella storia della festival». Sulla qualità del brano a quanto pare nulla da dire, Brividi viene definito un pezzo dalla «raffinatezza indiscutibile» che i due giovani artisti dovranno cantare al meglio nella finale di sabato, «alla luce di prove generali ritenute leggermente sottotono».

Da Cinquetti a Mahmood e Blanco: «musica italiana e universale»

L’articolo ripercorre poi i momenti più importanti dell’Italia all’Eurovision: «La vittoria nel 1964, con Gigliola Cinquetti e il suo indimenticabile Non ho l’età; nel 1990, con Toto Cutugno, che interpreta Insieme: 1992; e l’anno scorso con i già citati Maneskin, la potente band che ha lasciato tutti senza fiato con la messa in scena di Zitti e Buoni». Uno dei momenti considerati clou del gran finale del Festival di sabato prossimo sarà proprio l’esibizione di Gigliola Cinquetti, con una versione aggiornata del brano famoso nel mondo. «Mahmood e Blanco hanno la responsabilità di tenere alta la bandiera della canzone italiana», conclude El Mundo, «così riconoscibile nella sua sensibilità, nella sua delicatezza, nel suo approccio caleidoscopico all’amore. Tutto ciò che rende la musica di questo Paese sempre così universale».

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