Festival di Cannes, sul red carpet lo striscione ucraino contro il «genocidio» russo: la protesta del cast di “Butterfly vision”

Di sottofondo hanno mandato le sirene aeree che si sentono quotidianamente in Ucraina

Il cast del film Butterfly vision ha protestato sul red carpet del Festival di Cannes contro la guerra in corso in Ucraina. «I russi uccidono gli ucraini. Pensate davvero che sia offensivo e disturbante parlare in questo caso di genocidio?», recita lo striscione che tengono in mano sulle scale del Palazzo, di fronte alla Sala Debussy. A condurre la protesta c’erano il regista Maksym Nakonechnyi, i produttori Darya Bassel e Yelizaveta Smit e l’attrice protagonista Rita Burkovska, affiancati da oltre venti membri della produzione. Di sottofondo hanno mandato le sirene aeree che si sentono quotidianamente in Ucraina. Molti tenevano in mano dei fogli con il simbolo dell’occhio sbarrato, che di solito viene inserito nelle foto e nei video a contenuto sensibile diffusi sui social. «Non si tratta di venire a Cannes per divertirsi o fare affari. Per noi, si tratta solo di trasmettere il messaggio al mondo», ha dichiarato il produttore Bassel alla testata Variety. Il film Butterfly vision racconta la storia di Lilia – soprannominata appunto “Butterfly” perché pilota di droni aerei – che ritorna a casa dalla famiglia dopo aver trascorso diversi mesi come prigioniera nel Donbass. Il 20 maggio anche un’altra protesta ha colpito il Festival di Cannes: una donna femminista ha manifestato nuda con la bandiera dell’Ucraina dipinta sul corpo.


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