Mille militari dell’Azovstal portati in Russia. Zelensky: un libro sui crimini di guerra in Ucraina – Il live blog

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Nel 105esimo giorno della guerra in Ucraina le forze di Kiev sono impegnate nella battaglia per il controllo di Severodonetsk, mentre il presidente Zelensky promette una difesa eroica del territorio. La Russia intanto conferma di aver guadagnato terreno nel Donbass, mentre più di un migliaio di soldati fatti prigionieri a Mariupol sono stati trasferiti in Russia dove attendono un processo. Intanto il rabbino capo di Mosca Pinchas Goldschmidt è scappato dal paese e gli attacchi russi ai siti agricoli nella regione di Mykolaiv stanno aggravando la crisi alimentare mondiale secondo il comando militare del sud dell’Ucraina. Zelensky ha annunciato anche l’uscita di un libro che conterrà gli orrori della guerra.


21.00 – Kiev contro Merkel: «Troppo indulgente con il dittatore Putin»

«Nessun cenno di autocritica. Le dichiarazioni dell’ex cancelliera sulla sua politica con la Russia e il suo trattamento troppo indulgente nei confronti del dittatore Putin sono sconcertanti». A dirlo è stato l’ambasciatore ucraino in Germania, Andrij Melnyk commentando il discorso pronunciato ieri da Angela Merkel in occasione di un evento a Berlino. L’ex cancelliera ha spiegato che il suo cuore «ha sempre battuto per l’Ucraina» ma che non ritiene di «doversi scusare per i suoi tentativi di diplomazia del passato».


19:00 – Kiev: «Nessun accordo concreto sulla crisi del grano»

«Nell’incontro di Ankara, Russia e Turchia non hanno trovato nessun accordo sul grano». A riportare il fallimento dell’attività diplomatica su una delle questioni più delicate della crisi ucraina è l’ambasciatore di Kiev Vasyl Bodnar, citato da Ukraina Pravda. Oggi, 8 giugno, il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov ha incontrato il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu ad Ankara. L’obiettivo era quello di trovare un’intesa per lo sblocco del grano nei porti ucraini. «Ora noi attendiamo con impazienza la comunicazione tra la parte ucraina e quella turca per trovare un terreno comune», ha continuato Bodnar.

17.00 – Ex premier ucraina: «Medvedev è uno schiavo di Putin»

 «Se i russi entrassero a Kiev, so che sarei uccisa subito. Come Zelensky e gli altri leader. Ma fin dal primo giorno, quando m’è stato consegnato il mio fucile automatico, io ho deciso di non andarmene». Yulia Tymoshenko è stata per due volte premier dell’Ucraina, oggi è un membro della Verchovna Rada, il parlamento di Kiev. Le sue dichiarazioni al Corriere della Sera attaccano con toni duri Dmitry Medvedev:  «Lui non è un politico, è uno schiavo».

15.23 – Mattarella: la guerra in Ucraina sta «generando un nuovo momento di arresto» per l’economia

La ripresa economica del nostro Paese, attesa dopo la pandemia, dev’essere rimandata ancora una volta: dopo «gli importanti segnali di ripresa anche nei comparti dei servizi, del commercio del turismo», ha dichiarato il presidente Sergio Mattarella in un messaggio all’Assemblea di Confcommercio, l’invasione russa in Ucraina «sta generando un nuovo momento di arresto e involuzione». Questo perché, ha proseguito il presidente, «l’interruzione delle normali catene di valore» sta scatenando «forti tensioni» destinate a provocare «aumenti dei costi», a partire dall’energia. Mattarella ha concluso il suo intervento ribadendo, in questo scenario, la centralità del ruolo del Pnrr e il necessario «impegno diffuso e coeso» di tutte le forze economiche e sociali.

14.15 – Biden andrà in Germania per il G7

Il presidente americano Joe Biden andrà il 25 giugno in Germania per partecipare al G7 e il 28 giugno sarà in Spagna per il vertice della Nato, secondo quanto annuncia la Casa Bianca. Tra i temi, oltre alla crisi energetica, ci sarà «l’incrollabile sostegno a un’Ucraina democratica, sovrana e prospera».

14.00 – Primo treno di grano (dopo 8 anni) dalla Crimea a Zaporizhzhia

É partito il primo treno di grano dalla regione ucraina occupata dai russi di Zaporizhzhia ed è giunto a Sebastopoli, in Crimea. Si tratta di un evento molto raro: non succedeva da 8 anni. Lo ha annunciato il consigliere del capo filorusso della regione Oleg Kryuchkov alla testata Interfax. Il sistema ferroviario tra Crimea e città ucraine era stato bloccato nel 2014 a seguito dell’annessione della Crimea alla Russia.

12.00 – L’Ucraina rifiuta di sminare Odessa

Il portavoce dell’amministrazione regionale di Odessa ha riferito che l’Ucraina non prenderà in carico l’operazione di sminamento del porto di Odessa per la ripresa dell’export del grano, al momento bloccato. Questo perché, a suo dire, la «flotta russa vorrà attaccare e farà finta di ritirarsi verso la Crimea. Ma non appena avremo autorizzato l’accesso al porto di Odessa, la flotta russa sarà lì».

10.00 – Turchia, incontro Lavrov-Cavusoglu

Il ministro degli Esteri turco ha incontrato il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu ad Ankara, capitale della Turchia. Al centro del colloquio c’è stata l’apertura di corridoi che permettano lo sblocco delle navi commerciali attualmente ferme nei porti ucraini. Si esclude un incontro tra Mosca e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, descritto come volubile come il vento dal ministro Lavrov.

9.00 – Mosca: «Nessuna soluzione pacifica per l’Ucraina dell’Occidente»

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha nuovamente puntato il dito contro l’Occidente in un suo intervento a radio Sputnik. «I Paesi occidentali non sono disposti a discutere di un accordo pacifico come soluzione alla crisi ucraina. La soluzione pacifica è fuori dal tavolo: questo è il concetto di Washington e dell’Occidente incentrato sulla Nato», ha affermato la portavoce russa.

8.00 – Ucraina, stop all’export di gas e carbone

L’Ucraina sospende le esportazioni di gas e carbone, secondo quanto annunciato dal presidente Volodymyr Zelensky, «in vista dell’inverno più difficile di tutti a causa della guerra». La produzione si concentrerà sulla soddisfazione della domanda interna e il governo ucraino ha incaricato la compagnia Naftogaz di raccogliere 19 miliardi di metri cubi di gas negli impianti del Paese.

6.00 – Zelensky: un libro sui carnefici dell’Ucraina

L’Ucraina pubblicherà un ‘Libro dei carnefici’, per raccogliere le prove di Kiev sui crimini di guerra commessi durante l’occupazione russa: lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo video-messaggio su Facebook. «La prossima settimana verrà lanciata una pubblicazione speciale, ‘The Book of Executioners’, un sistema informativo per raccogliere la conferma dei dati sui criminali di guerra: i criminali dell’esercito russo», ha detto Zelensky citando omicidi, stupri e saccheggi che sarebbero stati perpetrati dagli invasori. «Parliamo di fatti concreti in merito a individui reali colpevoli di crimini crudeli contro gli ucraini», ha sottolineato il presidente prendendo come esempio il sobborgo di Bucha, dove gli uomini di Kiev hanno trovato ciò che dicono essere la prova di esecuzioni di massa. I pubblici ministeri ucraini affermano di aver registrato oltre 12.000 presunti crimini di guerra che coinvolgono più di 600 sospetti da quando Mosca ha iniziato la sua invasione il 24 febbraio.

5.00 – Melitopol: referendum per la Russia

Il primo vicecapo di Stato maggiore Sergey Kiriyenko, ha visitato ieri la città ucraina sudorientale di Melitopol occupata dai russi. Lo ha reso noto l’autoproclamata sindaca filorussa Galina Danilchenko. Danilchenko, aggiungendo che Melitopol sta iniziando i preparativi per un referendum. La città è «molto grata alla Federazione Russa per l’aiuto e il sostegno che stiamo ricevendo nella costruzione di questa vita. Sappiamo che il nostro futuro risiede nell’unità con la Russia. La Federazione Russa è qui per sempre. E ora stiamo iniziando a prepararci per il referendum», ha detto la Danilchenko in un video pubblicato su Telegram e ripreso anche da Tass e Cnn.

4.00 – Mille militari ucraini prigionieri in Russia

Oltre mille tra militari ucraini e mercenari stranieri che si erano arresi a Mariupol sono stati trasferiti in Russia per essere interrogati, secondo una fonte di sicurezza dell’agenzia di stampa russa Tass. «Oltre 1.000 persone dall’Azovstal, compresi mercenari stranieri che si sono arresi a Mariupol, sono state trasferite in Russia – spiega la fonte all’agenzia russa -. Le forze dell’ordine stanno lavorando con loro e gli investigatori hanno in programma di portare altri prigionieri in Russia in futuro». L’Ucraina ha affermato che sta lavorando per la restituzione di tutti i prigionieri, mentre alcuni parlamentari russi affermano che dovrebbero essere processati. In precedenza il Guardian aveva riferito che più di 900 soldati ucraini che erano rimasti intrappolati nell’acciaieria assediata di Mariupol erano stati inviati in una colonia carceraria nel territorio controllato dalla Russia in Ucraina, secondo Mosca.

2.00 – Banca Mondiale: aiuti a Kiev

La Banca Mondiale ha approvato un finanziamento aggiuntivo di 1,49 miliardi di dollari per l’Ucraina, per contribuire al pagamento dei salari dei lavoratori statali e di quelli sociali, espandendo il sostegno totale promesso a Kiev a oltre 4 miliardi di dollari. La Banca ha dichiarato in un comunicato che l’ultima tornata di finanziamenti per l’Ucraina è sostenuta da garanzie di finanziamento da parte di Gran Bretagna, Paesi Bassi, Lituania e Lettonia. L’8 marzo, l’istituzione aveva approvato un pacchetto di aiuti di tre miliardi di dollari con un esborso immediato di 489 milioni. Quasi 2 miliardi di dollari sono stati erogati.

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