Manchester City, ecco Haaland: ufficiale l’acquisto del norvegese

Pep Guardiola ha il suo nuovo attaccante. Il norvegese “torna a casa” nel club che fu del padre nei primi anni 2000

Erling Haaland è un nuovo giocatore del Manchester City. Mancava solo l’ufficialità arrivata in queste ore attraverso i profili social del club inglese. L’attaccante si trasferisce alla corte di Guardiola che ha speso oltre 60 milioni di euro più bonus per strapparlo alla concorrenza di mezza Europa – su tutti il Real Madrid che fino all’ultimo ha provato a regalarsi il talento norvegese come premio per la vittoria della Champions League. Il norvegese ha firmato un contratto di 5 anni ad oltre 20 milioni di euro a stagione che lo renderà uno dei calciatori più pagati al mondo. Haaland sulla sua decisione di passare ai Citizens ha dichiarato: «Sono nato in Inghilterra, quindi sono stato un tifoso del Man City per tutta la vita, so molto del club. Qui mi sento a casa».


Come papà Alf-Inge

Nella scelta di Haaland hanno influito molto le questioni di cuore. Soldi sì, anche il Real Madrid ne metteva sul tavolo tanti, ma la maglia azzurra del City da sempre per Erling ha un sapore speciale. Il papà Alf-Inge infatti ha giocato nel Manchester City dal 2000 al 2003, quando ancora i Citizens non erano una superpotenza europea. Ricordi di Haaland da bambino che lo stesso club inglese ha voluto rimarcare nel video di presentazione quando un giovane Erling indossava la maglia di papà. Corsi e ricorsi storici che segnano anche la data del 13 giugno. Infatti esattamente 22 anni fa Alf-Inge veniva ufficializzato come nuovo calciatore del Manchester City. 8035 giorni dopo è toccato al “piccolo” Erling firmare per i Citizens, regalando il suo talento e i suoi gol a Pep Guardiola.


Il tackle di Roy Keane

E di papà Alf-Inge Haaland al Manchester City purtroppo si ricorda solo il brutto infortunio che subì con i Citizens. Riavvolgiamo il nastro e torniamo al 27 settembre 1997 quando durante una partita tra il Leeds – allora il club di Haaland – e lo United, Roy Keane subisce un infortunio al legamento crociato del ginocchio. Mentre è a terra è proprio il norvegese ad avvicinarsi a lui e invitarlo ad alzarsi, credendola una sceneggiata. Un gesto che l’irlandese non dimenticherà mai, aspettando quattro stagioni per vendicarsi. Siamo a Manchester nel 2001, è il giorno del derby. Nel finale, su una palla vagante Keane entra duro sul ginocchio dell’avversario, rivelando nella sua biografia di averlo fatto apposta, per vendetta: «Ci sono cose nella vita di cui non mi pento, e una è il fallo su Haaland». Un intervento volontario sul ginocchio di Alf-Inge che a causa di quell’intervento, dopo l’operazione, dovette ritirarsi nel 2003.

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