Esame di maturità con l’incognita Covid: cosa succede con un candidato positivo

In caso di positività slittano tutti gli esami di 48 ore e il candidato della prova suppletiva verrà interrogato in coda. Così si potrebbe andare avanti fino a fine luglio

L’esame di maturità con l’incognita Covid-19. Dopo due anni con soli orali nel 2022 torna l’esame di Stato con le prove scritte. E quindi 539.678 studentesse e studenti da mercoledì 22 saranno alle prese prima con il tema, il giorno seguente con la seconda prova scritta multidisciplinare, diversa per ogni indirizzo di studio e, dal 27 giugno, con l’orale. Ma con un problema sullo sfondo: come fa sapere oggi Il Messaggero, se un candidato dovesse risultare positivo domani o giovedì, gli esami andrebbero avanti fino a fine luglio. La prova suppletiva è fissata tra il 6 e il 7 del mese. «Per gli scritti è necessaria la vigilanza – spiega al quotidiano Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma -. Si possono coinvolgere i docenti della scuola, altrimenti bisogna fermare gli orali per due giorni».


Le prove orali

In caso di positività slittano tutti gli esami di 48 ore e il candidato della prova suppletiva verrà interrogato in coda. Così si potrebbe andare avanti sino a fine mese. «Avremo dettagli maggiori – aggiunge Paola Senesi, preside del liceo Giulio Cesare di Roma -, ma negli anni passati, quando comunque la prova suppletiva era prevista in casi di malattia, non accadeva che si svolgesse in concomitanza degli orali. I calendari venivano rivisti». Intanto è scattato il tototracce. Ieri il ministro della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi ha anticipato che  le tracce dei temi del prossimo esame di Maturità «inducono al ragionamento». E ha invitato i ragazzi «a farlo anche nel loro vissuto». Ed è partita anche la campagna della polizia postale sulle fake news.


Quasi un maturando su dieci è infatti convinto che le tracce dello scritto di italiano, oggetto della prima prova, se cercate bene si possano trovare, per intero, ancor prima dell’inizio dell’esame. A cui va aggiunto un altro quarto (26%) che pensa di trovare in anticipo quantomeno gli argomenti su cui verteranno le tracce. Molti di più, ovvero circa 1 su 2, credono addirittura che il ministero tenga d’occhio le indiscrezioni che circolano sui mezzi d’informazione – che in realtà non hanno nessun fondamento ufficiale – per modificare in corso d’opera, anche all’ultimo secondo, le tracce di prima prova. In realtà i temi sono già stati scelti e non cambieranno fino al giorno dell’esame. Per questo, spiega la PolPost, è inutile privarsi, la notte prima degli esami, di preziose ore di sonno per presidiare il web alla ricerca di aggiornamenti e fughe di notizie.

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