Sospeso il processo Salvini-Rackete: il tribunale di Milano trasmette gli atti al Senato

Il senatore e leader leghista è sotto accusa per le dichiarazioni rese sui social nel 2019

Il processo per diffamazione aggravata nei confronti di Carola Rackete che vede imputato il leader della Lega Matteo Salvini è stato sospeso oggi dal tribunale di Milano. Oggetto della disputa giudiziaria sono le dichiarazioni rese via social riguardo l’ex comandante della Sea Watch 3 dal leader del Carroccio tra il giugno e il luglio 2019: il tribunale ha trasmesso gli atti al Senato affinché valuti se quanto affermato sia o meno coperto dall’insindacabilità legata al ruolo di senatore di Salvini. Lo ha deciso il giudice Maria Burza, accogliendo una delle questioni preliminari avanzate dal legale di Salvini, Claudia Eccher. Nel dicembre 2021, il giudice per le indagini preliminari di Agrigento aveva archiviato l’accusa rivolta alla Rackete di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rifiuto di obbedienza a nave da guerra: «Ha agito nell’adempimento del dovere perché non si poteva considerare luogo sicuro il porto di Tripoli», aveva decretato la Gip Micaela Raimondo. Anche l’inchiesta sullo speronamento della motovedetta della Guardia di Finanza è stata chiusa qualche tempo fa.


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