Report, Sigfrido Ranucci indagato per minacce per i messaggi su Whatsapp con Ruggieri (Forza Italia)

La procura di Roma lo iscrive nel registro dopo la denuncia del parlamentare. Si parla di atto dovuto

Il conduttore di Report Sigfrido Ranucci è indagato per minacce. La procura di Roma lo ha iscritto nel registro dopo la denuncia di Andrea Ruggieri, parlamentare di Forza Italia e membro della Commissione di Vigilanza Rai. Si parla di un atto dovuto. La Repubblica scrive che indaga il pubblico ministero Villani. La storia comincia l’8 febbraio scorso, quando Ruggieri racconta di aver ricevuto via Whatsapp da Ranucci. «I messaggi contengono insulti diffamatori, minacce e allusioni sul possesso di dossier», sostiene. L’antefatto è la storia del dossier anonimo su presunte molestie sessuali perpetrate da Ranucci nei confronti di alcune colleghe. Si parla anche di pagamenti irregolari. L’istruttoria interna dell’audit della Rai lo assolve ad aprile. Ma intanto lo scontro con Ruggieri si era già consumato.


Cosa c’era nelle chat

Open ha raccontato il contenuto delle chat tra Ruggieri e Ranucci. Tutto comincia il 24 novembre quando Davide Faraone di Italia Viva parla del dossier. Ruggieri, in commissione, era intervenuto sostenendo che «quella lettera era anonima, che l’aveva ricevuta anche lui ma che aveva deciso di cestinarla». Il giorno dopo Ranucci esordisce così con Ruggieri su WhatsApp: «Quello che tu e Faraone avete fatto è vergognoso. A me potete buttare tutto il fango che maneggiate. Non mi interessa. Ma che, per buttarlo su di me, abbiate coinvolto persone innocenti e brave professioniste è indegno dal punto di vista umano e parlamentare. Poi detto da uno che ha come capo il top player mondiale del bullismo sessuale è comico. Ripreso da un giornale che ha come direttore uno che, secondo segnalazioni arrivate in redazione, adescava le minorenni è ancora più comico. Pure a me arrivano dossier anonimi su politici che usano cocaina, pensa se usassi lo stesso metro».


Poi continua: «Sei tu e il tuo capo pratici di bullismo sessuale». Il riferimento è a Silvio Berlusconi. «Di dossier anonimi ne arrivano a decine sui politici… tutti… tra uso di cocaina, scene da basso impero su yacht, io ho una dignità». E ancora: «Siete delle merde». «Caro mio – risponde Ruggieri – contieniti, che qui non si spaventa nessuno. Io ti ho praticamente difeso». E poi: «Apprendo comunque che la tua redazione è un call center di segnalazioni varie», «78 mila», replica Ranucci. «Ne arrivano anche su di voi, come normale». «Anche a me piacciono le donne – ribadisce subito dopo Ruggieri – ma nessuno, nemmeno il mio peggior detrattore, mi ha mai omaggiato di una lettera simile […] Hai il dossier su parlamentari che pippano? E mandali in onda, no? A me che me frega», conclude Ruggieri in chat.

La reazione di Ranucci

Ranucci non intende commentare l’indagine per minacce aperta nei suoi confronti, ritenendola «un atto dovuto dopo la denuncia annunciata» dal deputato di Forza Italia Andrea Ruggeri. Lo spiegano all’Adnkronos fonti vicine al giornalista. Il giornalista avrebbe anche sottolineato con il suo entourage che «l’autore della denuncia è lo stesso che ha reso nota una lettera anonima rivelatasi completamente falsa al vaglio dell’audit aziendale e della procura. Comunque – avrebbe concluso Ranucci con i suoi – io, a differenza di molti di quelli che mi attaccano, ho fiducia nella magistratura». Il conduttore di Report si sarebbe anche sfogato con i suoi collaboratori per l’assenza, «di fronte ai continui attacchi al lavoro della redazione», di voci «che sottolineino il lavoro fatto nell’ultimo anno con l’aumento di 1,5% di share anche a fronte dell’aumento del numero delle puntate».

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