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Marmolada, l’accusa della sorella di Erica Campagnaro scomparsa con il marito: «Perché nessuno li ha fermati?»

05 Luglio 2022 - 18:16 Redazione
Erica risulta dispersa insieme a suo marito Davide Miotti dallo scorso 3 giugno, quando insieme sono partiti per scalare il ghiacciaio. Entrambi erano esperti e appassionati della montagna

Sono passati due giorni dal disastro della Marmolada, che ha visto un importante blocco di ghiaccio crollare sulla più alta catena montuosa delle Dolomiti causando la morte di almeno 7 persone. Dopo quella tragedia, risultano ancora cinque dispersi, tra cui ci sarebbe Erica Campagnaro: nata e cresciuta a Cittadella del padovano, madre di due ragazzi di 15 e 25 anni, scomparsa assieme al marito Davide Miotti. La sorella di Erica non si rassegna: «Perché nessuno ha fatto un avviso sabato, che c’era l’acqua che scorreva sotto il ghiacciaio? Perché non hanno fermato le persone? Perché le hanno lasciate andare?», domanda a gran voce. La donna è arrivata oggi al centro di coordinamento a Canazei. «Se c’è una responsabilità, andremo fino in fondo», promette.

Nel frattempo, la procura di Trento ha avviato un’inchiesta per fare luce su quanto accaduto, ed è stato aperto un fascicolo per disastro colposo. «La priorità è ora ricomporre i corpi dei deceduti e dare loro un nome. Poi cercheremo di capire se ci sono anche delle responsabilità umane, oltre che climatiche. Esamineremo bene i filmati che abbiamo acquisito», ha dichiarato il procuratore Sandro Raimondi.

Erica e Davide: «Una coppia unita»

Davide Miotti ed Erica Campagnaro avevano deciso di trasferirsi a Tezze sul Brenta (Vicenza), ma le loro radici sono a Cittadella del padovano. Il sindaco della città, Luca Pierobon, era loro amico d’infanzia. Li ha descritti come una coppia molto unita: «Ricordo Davide come un ragazzo in gamba, un esperto di alpinismo, aveva fatto della sua passione un lavoro, con lui la moglie – ha raccontato il sindaco – Siamo quasi coetanei e abbiamo passato molte serate insieme da ragazzi. Più di 20 anni fa avevano aperto questo negozio super-specializzato per arrampicate ed escursioni in montagna». Pierobon ha concluso con un pensiero ai loro parenti: «Siamo davvero addolorati per questa tragedia. Siamo davvero addolorati per la famiglia».

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