In Evidenza ENISiriaUSA
POLITICACrisi di governoGoverno DraghiItalia VivaM5SMatteo Renzi

Matteo Renzi: «Lavoro giorno e notte per un governo Draghi Bis. M5s, basta ricatti»

16 Luglio 2022 - 08:43 Redazione
matteo renzi governo draghi bis
matteo renzi governo draghi bis
Il leader di Italia Viva: la palla ce l'ha Draghi, spero rimanga fino al 2023

Matteo Renzi lavora giorno e notte per un governo Draghi Bis. Il leader di Italia Viva lo dice in un’intervista rilasciata a Il Messaggero. Nella quale ricorda che «abbiamo mesi di grande tensione davanti a noi. Guerra in Ucraina, crisi energetica, tensioni migratorie legate alla carestia, inflazione ormai vicina alla doppia cifra con conseguenze devastanti sul potere d’acquisto delle famiglie. Davanti a questo scenario l’uscita di scena di Draghi toglie all’Italia un paracadute decisivo». Secondo Renzi ci sono margini per ricomporre ma «la mossa adesso tocca al Premier. Aver restituito centralità a quella calamità naturale che risponde al nome di Movimento 5 Stelle è stato un errore politico compiuto da tanti a cominciare dal Pd».

Mentre i grillini «sono un disastro continuo e i danni che hanno fatto a questo Paese si trascineranno per una generazione intera. Tuttavia la palla ora è nelle mani di Draghi. Spero che accetti di rilanciare la sua leadership almeno fino al 2023 – sottolinea -. Fossi Draghi direi: questo è il mio programma, punto. Prendere o lasciare. Utilizzerei la crisi per cambiare quei ministri che hanno lavorato peggio sostituendoli con persone di suo gradimento. E andrei in Parlamento dicendo: basta coi vostri ricatti. Qui o si vota come dico io o si va alle elezioni».

Senza i 5 Stelle la maggioranza «andrebbe non solo avanti ma soprattutto andrebbe meglio». Renzi da Conte si aspetta «tutto e non mi aspetto niente. È un uomo capace di firmare i decreti Salvini e di giocare a fare il leader di sinistra, fa il sovranista e subito dopo l’europeista, è roso dall’invidia e dal risentimento». Se Draghi non ci stesse a restare «penso che sia più serio andare a votare – aggiunge -. Ma comunque deciderà il Presidente della Repubblica».

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti