Alessandro Di Battista non ha ancora una collocazione chiara in questa fase politica. Voce fuori campo o prossimo leader del Movimento 5 Stelle? Il sociologo Domenico De Masi, direttore della scuola di formazione del M5s, sostiene che il suo ritorno nel Movimento potrebbe alzare di qualche punto le percentuali dei sondaggi. Un ritorno che sarebbe solo favorito dall’uscita dal governo. Per adesso, almeno pubblicamente, Di Battista non ha ancora fatto mosse verso il M5s ma nelle ultime ore ha pubblicato un video sul suo canale YouTube in cui in 17 minuti spiega le sue idee e le sue «sensazioni» sulla crisi di governo. Due sono i punti forti del discorso: il sostegno a Conte e le critiche a Di Maio.
Secondo Di Battista non è Giuseppe Conte l’origine della crisi che potrebbe portare alla fine del primo governo guidato da Mario Draghi: «Non devo difendere il Movimento 5 Stelle (figuriamoci, nell’ultimo anno e mezzo è indifendibile, dal “Draghi è grillino” in poi è stato un suicidio continuo) tuttavia amo difendere la verità. È evidente che Draghi si sia stancato di fare il Presidente del Consiglio. In realtà non l’ha mai voluto fare. Accettò sperando di diventare presto Presidente della Repubblica. Ora prende la palla al balzo per andarsene». Se invece Draghi volesse restare, per Di Battista ci sarebbero tutte le strade per farlo: «Se Draghi davvero lo volesse avrebbe numeri schiaccianti».
Gli attacchi contro Di Maio: «Sta costruendo una Democrazia Cristiana 2.0»
Le parole più velenose di Alessandro Di Battista sono tutte per Luigi Di Maio: «A Di Maio del Paese non frega più niente da anni. Di Maio oggi fa il giro delle sette chiese terrorizzando i cittadini italiani. Negli ultimi anni ha cercato di entrare nei salotti che contano». E ancora: «Un tempo lo chiamavano bibitaro, ora fanno a gara per elogiarlo e lui si sente realizzato. Un tempo, almeno mi diceva, li schifava quei salotti». Di Battista ha critica anche la sua scelta di creare una formazione alternativa al M5s: «Dovrebbe sbrigarsi a creare questa Democrazia Cristiana 2.0. Il suo terrore è reale, senza essere ministro degli Esteri non avrebbe un potere personale ed è questo che lo tiene in vita visto che non ha più consenso. Ha mentito così tante volte come nessuno nella storia repubblicana».
L’intervento completo di Di Battista
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