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«Draghi resta». Il grido delle centinaia di manifestanti a Roma, Milano, Firenze e Torino per chiedere al premier di non dimettersi

18 Luglio 2022 - 22:13 Gaia Terzulli
Centinaia di persone nelle quattro città tra sindaci, consiglieri comunali e comuni cittadini. A Milano Fratelli d'Italia ha organizzato un flash mob per chiedere le elezioni immediate

«Draghi resta». È il grido unanime risuonato oggi nelle piazze delle principali città d’Italia, dove sindaci, consiglieri comunali ed esponenti di varie categorie professionali si sono riversati per sostenere il presidente del Consiglio e implorarlo di non rinunciare al suo mandato. Un flash mob dislocato in quattro dei maggiori capoluoghi italiani – Roma, Milano, Firenze e Torino – per invitare il premier a ritornare sui propri passi e a non dimettersi, a dispetto di quanto annunciato in seguito al mancato voto del Movimento 5 Stelle al Decreto aiuti.

La manifestazione di Roma

A cominciare dalla capitale, dov’è stato il ventenne Manfredi Mumolo, iscritto a Italia Viva e, speaker alla Leopolda e in lista con Carlo Calenda nella sua corsa a sindaco di Roma, a lanciare il raduno che si è aperto sulle note dell’Inno di Mameli. «Perché noi giovani sosteniamo un settantacinquenne come Draghi? Perché noi vediamo in lui premiata la competenza. Noi chiediamo che continui il percorso di riforme avviato. Questa macchina deve essere guidata da un’unica persona ed il suo nome è Mario Draghi», dice Mumolo da dietro lo striscione «Avanti con Draghi». Al suo grido si sono uniti vari politici, Calenda in primis. Poi Maria Elena Boschi, Ettore Rosato e il sottosegretario al ministero dell’Interno, Ivan Scalfarotto (tutti di Iv), Benedetto Della Vedova (+Europa e sottosegretario agli esteri).

Ma non c’era solo “il Palazzo” tra gli oltre cento manifestanti a piazza San Silvestro. Alla mobilitazione “dal basso” hanno preso parte, parlando anche al microfono, Alessandro Cecchi Paone e Rita, “imprenditrice e mamma”, come si è auto-definita: «È necessario che lui rimanga lì, ascolti la società civile che in questo momento è con lui», ha scandito la donna. Intonando l’Inno d’Europa per colui che fino al 2019 ha tenuto le redini della Banca centrale europea, la mobilitazione romana si è avviata a conclusione.

La manifestazione di Milano

Di tenore analogo la manifestazione milanese. Anche qui sono state centinaia le persone riversatesi in piazza della Scala, davanti alla sede del Comune di Milano, per esprimere a Mario Draghi solidarietà e sostegno. «Con Draghi per il futuro dell’Italia e dell’Europa» è il titolo dell’evento a cui hanno aderito esponenti dei partiti Azione, Italia Viva, Più Europa e Buona destra, oltre ai cittadini comuni. «Manca il partito più importante del centrosinistra, cioè il Pd», ha sottolineato Gianmaria Radice, coordinatore milanese di Iv: «Pensano che scendere in piazza per chiedere a Draghi di restare sia un problema, ma secondo noi il problema ce l’ha il Pd che sta fermo». Il premier, ha spiegato una manifestante, «è l’unica persona competente che può guidare l’Italia mentre gli altri sono una ciurma di nani e ballerine».

Il flash mob di Fratelli d’Italia

Voce fuori dal coro, Fratelli d’Italia con la leader Giorgia Meloni, che hanno organizzato un flash mob davanti alla prefettura di Milano per reclamare elezioni immediate. Alla contro-manifestazione hanno partecipato circa 50 persone, con il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa, Daniela Santanchè e altri esponenti del partito.

Torino e Firenze

Tanti i “pro Draghi” anche a Torino e Firenze. Nella prima, accanto al sindaco Stefano Lo Russo, decine di cittadini e politici hanno sfilato dietro al solito striscione «Avanti con Draghi». La stessa scritta che ha invaso Piazza Strozzi a Firenze, tra cartelli e grida dei manifestanti. «Draghi statista, Conte stagista», «Più Draghi meno Conte» le scritte che campeggiavano sopra altri striscioni. «Piazza Strozzi oggi è la piazza della responsabilità», ha scandito il deputato fiorentino di Italia Viva, Gabriele Toccafondi. «Al di là delle appartenenze partitiche, in tanti hanno voluto dare il proprio sostegno a Mario Draghi: fuori da questa piazza ci sono gli sfascisti, coloro che parlano e parlano ma in realtà non vogliono bene all’Italia, remano contro al Paese, ai cittadini. Noi di Italia Viva sappiamo bene da quale parte stare, altri non so».

«Diciamo basta agli atteggiamenti da irresponsabili dei Cinque Stelle – aggiunge in una nota -. E diciamo basta a quella destra becera che vuole andare alle elezioni per un calcolo di parte». A Iv si è unita anche una rappresentanza del Pd fiorentino, con il segretario comunale Andrea Ceccarelli a sottolineare che «abbiamo voluto essere in piazza anche noi del Pd per manifestare il disagio e la preoccupazione di tanti italiani per una possibile crisi che, agli occhi di molti, appare immotivata e inopportuna. Le difficoltà del Paese e le opportunità aperte con il Pnrr testimoniano quanto sia importante un governo che sia credibile e che lavori per il tempo che ci separa dalle elezioni politiche».

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