Il filo diretto tra Draghi e Meloni: le telefonate tra la leader di FdI e il premier

La leader di FdI e il premier si sono sentiti almeno due volte. In attesa del possibile rito della campanella

Chi l’ha detto che Mario Draghi e Giorgia Meloni sono distanti? Una telefonata avvicina chiunque. E quindi anche il presidente del Consiglio con la leader dell’unico grande partito che ha rifiutato di votargli la fiducia. Il primo contatto tra i due è arrivato durante la crisi di governo. Meloni ha chiamato Draghi per dirsi «preoccupata» per i dossier economici da gestire. E anche perché pensava di avere ancora tre o quattro mesi per organizzare la campagna elettorale. Ma quella non è stata l’unica telefonata. Repubblica, che parla oggi dei contatti tra i due in un articolo a firma di Tommaso Ciriaco, ne segnala almeno un altro. Andato in scena nei giorni successivi. Meloni mostra preoccupazione per il fuoco di fila sul fascismo sulle testate internazionali. Ma non è tranquilla nemmeno sull’alleanza di centrodestra.


Teme, infatti, le promesse che gli alleati distribuiscono a piene mani e che rischiano di non poter essere realizzate. Gli alberi da piantare, le pensioni a mille euro. La leader di FdI ha interesse a non bruciarsi. Vuole raccogliere il massimo delle informazioni per affrontare i nodi più allarmanti dopo un’eventuale vittoria. Per questo chiama Draghi. E per questo, con i suoi, spiega che i problemi potrebbero arrivare proprio da Salvini e Berlusconi. Tanto da dirsi non entusiasta di un ritorno del Capitano al ministero degli Esteri. Così come vede come il fumo negli occhi la presidenza del Senato e il ministero degli Esteri a Forza Italia. Ci vorrebbero invece figure super partes nei ruoli-chiave, è il ragionamento. E mantenere buoni rapporti con il predecessore è solo l’inizio del lavoro.


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