Crisanti ancora all’attacco di Salvini: «Errori di valutazione non solo sul Covid, oggi saremmo dalla parte di Putin»

Il microbiologo, candidato con il Pd, torna sulle polemiche: «Nessuno metta in discussione il mio rigore e la mia integrità»

Ospite di Sky Tg24, il microbiologo Andrea Crisanti, candidato con il Pd, torna sulla polemica con il segretario della Lega Matteo Salvini: «Errori di valutazione non sono stati fatti solo sul Covid, basta pensare alla posizione politica di Salvini su Putin, oggi saremmo dalla parte di Putin», ha detto Crisanti, che ieri, 17 agosto, a Radio Capital aveva già attaccato il segretario del Carroccio: «Se fossimo stati nelle sue mani ora ci sarebbero 300mila vittime di Covid al posto di 140mila», ha detto su Salvini, che poi l’ha apostrofato come «esperto di zanzare», «pseudo professore» e «televirologo» che usa le vittime di Coronavirus come «merce elettorale». «Io voglio far riflettere gli italiani su quello che questa persona dice, che non si può cancellare con un colpo di spugna. Penso che gli italiani dovrebbero preoccuparsi per il futuro, non tanto per il passato», ha continuato Crisanti a Sky Tg24.


«Non mi aspettavo tanto clamore», ha aggiunto il microbiologo, riferendosi alla pioggia di critiche arrivate soprattutto dal centrodestra dopo l’annuncio della sua candidatura nella circoscrizione Europa. «Ma quello che non posso accettare è che si mettano in discussione il mio rigore e la mia integrità, su questo non posso fare sconti, specialmente da parte di persone che hanno sbagliato tutti i loro giudizi. Su questo gli italiani devono riflettere, perché gli errori fatti sono la garanzia degli errori che faranno», ribadisce.


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