Cannabis, la dichiarazione fuorviante di Matteo Salvini sul programma del PD e della sinistra

Il leader della Lega parla di «droga» e di «spaccio» in generale, ma diffonde un’informazione sbagliata sui programmi degli avversari

Il 20 agosto, durante un evento elettorale a Pinzolo, in Trentino, il leader della Lega Matteo Salvini ha criticato (min. 18:03) i programmi elettorali del Partito democratico e della «sinistra», perché, a detta sua, propongono la «possibilità di coltivarsi la droga in casa, di consumarla e di spacciarla senza essere sanzionato». Abbiamo verificato che cosa dicono davvero i programmi in questione e Salvini esagera.

La versione originale di questo articolo è stata pubblicata il 22 agosto 2022 sul sito di Pagella Politica. Clicca qui per scoprire tutti i fact-checking, divisi per politici e partiti.

Per chi ha fretta

  • Matteo Salvini (Lega): «Nel programma della sinistra e del Pd c’è anche la possibilità di coltivarsi droga in casa, di consumarla e di spacciarla senza essere sanzionato».
  • Il programma del Partito democratico propone di legalizzare solo la coltivazione della cannabis, non della «droga» in generale, e solo per uso personale, non per lo spaccio.
  • Anche il programma di Europa verde e Sinistra italiana propone la stessa cosa, aggiungendo di cambiare le norme per ridurre le incarcerazioni legate agli stupefacenti.
  • Il leader della Lega esagera.

Analisi

In vista delle elezioni del 25 settembre, il programma della lista elettorale del Partito democratico – chiamata “Italia democratica e progressista”, con all’interno anche Articolo 1 del ministro della Salute Roberto Speranza – propone due interventi nell’ambito delle politiche di contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata. 

Da un lato, nel programma si legge che è arrivato «il momento di legalizzare l’autoproduzione di cannabis per uso personale e fare in modo che la cannabis terapeutica sia effettivamente garantita ai pazienti che ne hanno bisogno». Dall’altro lato, si propone di «rafforzare le iniziative di prevenzione e informazione nelle scuole e nell’informazione pubblica per accrescere la consapevolezza dei rischi legati a ogni forma di abuso e dipendenza (tabagismo, alcolismo, sostanze psicotiche)».

Dunque, a differenza di quanto detto da Salvini, la proposta del Pd è quella di legalizzare solo la coltivazione della cannabis, non della «droga» in generale, e solo per uso personale, non per lo spaccio.

Discorso simile vale per il programma dell’alleanza tra Europa verde e Sinistra italiana, che alle elezioni sarà in coalizione con il Pd. Il testo propone «una legge che legalizzi la coltivazione della cannabis per uso personale per dare una risposta concreta a chi ne ha bisogno e una sferzata reale agli interessi della criminalità organizzata». Anche qui, non si chiede di legalizzare la coltivazione di qualsiasi droga, ma solo della cannabis, e solo per uso personale. 

Europa verde e Sinistra italiana propongono poi, senza entrare nei dettagli, di modificare il Testo unico in materia di sostanze stupefacenti, ossia il decreto del presidente della Repubblica n. 309 del 9 ottobre 1990, per ridurre il numero di persone che finiscono in carcere per reati legati agli stupefacenti. Questo non significa necessariamente proporre la legalizzazione dello spaccio, ma introdurre misure alternative alla detenzione carceraria. 

Infine, il testo dell’accordo elettorale tra Pd, Europa verde e Sinistra italiana, siglato il 6 agosto, non fa invece nessuna menzione della legalizzazione né della cannabis né delle droghe in generale.

Conclusioni

Secondo Matteo Salvini, «nel programma della sinistra e del Pd c’è anche la possibilità di coltivarsi droga in casa, di consumarla e di spacciarla senza essere sanzionato». Testi alla mano, il leader della Lega esagera. 

Le proposte del Pd e di Europa verde e Sinistra italiana sono quelle di legalizzare solo la coltivazione della cannabis, non della «droga» in generale, e solo per uso personale, non per lo spaccio. Europa verde e Sinistra italiana propongono anche di cambiare le norme per ridurre le incarcerazioni legate agli stupefacenti.

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