Letta attacca Conte dopo la rottura in Sicilia: «Un voltafaccia che mi lascia esterrefatto»

Il segretario del Pd: «Nessuna rappresaglia, è la caduta del governo Draghi che ci ha portati a questo punto»

Enrico Letta attacca Giuseppe Conte dopo la rottura del M5s alle Regionali in Sicilia. Il segretario del Pd parla di «un voltafaccia, io sono abbastanza esterrefatto, mi chiedo se sono rimasto legato a un’idea romantica della politica, quella della parola data, si fa una scelta e poi si è coerenti perché francamente se ne vedono di tutti i colori». Letta sottolinea che «erano state fatte le primarie» e dice che non si tratta «di una rappresaglia perché noi non abbiamo escluso nessuno, è la caduta del governo Draghi che ci ha portati a questo punto». Parlando della ricerca di un campo largo in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, il segretario dem non risparmia nemmeno i leader del Terzo Polo: «Si è cercato di interloquire con tutti, purtroppo una parte ha pensato più a se stesso: Calenda, Renzi e Conte hanno fatto la scelta di personalizzare su loro stessi». E ancora: «Non è vero che non ho voluto Renzi, ho tenuto aperta la porta a tutti ma ci sono stati tre interlocutori e ognuno dei tre ha pensato molto a se stesso e poco all’interesse generale. Noi abbiamo lavorato a coalizione più larga possibile e a essere credibili». Quanto all’alleanza con Sinistra Italiana che non ha mai votato la fiducia al governo Draghi Letta osserva che Fratoianni «ha fatto un’alleanza coi Verdi, e coi Verdi noi a livello europeo abbiamo fatto una intesa che ci ha portato a votare sempre insieme».


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