Marco Rizzo festeggia la morte di Gorbaciov: «Aspettavo di brindare dal 1991»

Il segretario del Partito Comunista: «Stappo lo champagne. Ci sono persone che muoiono per guerra, fame, vaccini…»

La morte dell’ultimo leader dell’Unione Sovietica Mikhail Gorbaciov scatena la festa di Marco Rizzo. Il segretario del Partito Comunista che corre alle elezioni con Italia Sovrana e Popolare ha esultato con tanto di bottiglia di champagne stappata su Twitter. «Era dal 26 dicembre 1991 che avevo aspettato di stappare la migliore bottiglia che avevo…», scrive Rizzo riferendosi al giorno in cui il Soviet delle Repubbliche del Soviet Supremo ratificò le decisioni del presidente dimissionario Gorbaciov e dissolse formalmente l’URSS.


Il tweet provoca le immediate reazioni degli utenti. «Ci ha salvato da una guerra nucleare e tu sei un coglione!», scrive Maurizio. «Poi ti chiedi perché alcune persone passano e lasciano un segno nella Storia e altri non possono nemmeno rispondere al citofono “sono io” perché non verrebbero riconosciuti nemmeno dai “congiunti”!», aggiunge Andrea. Tra le repliche anche quella dell’attore Luca Bizzarri: «Ognuno, nella vita, ha i parenti che ha, gli amici che merita e le occasioni per stappare la migliore bottiglia che la miseria emotiva gli regala». E quella del direttore de La Stampa Massimo Giannini, che cita I Miserabili di Victor Hugo.


Un po’ troppo per Rizzo, che alla fine replica definendo la sua «una provocazione dadaista» e accusando gli altri di «ipocrisia»: «Ci sono persone che muoiono per guerra, per fame, per infortuni, per vaccini. Ogni sacro giorno. Muore uno della banda dei globalizzatori. Metti una bottiglia di spumante, senza esplicitare un nome. Si scatena l’inferno. Di chi? Dei giornaloni».

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