Il campo larghissimo di Orlando (Pd): «Se vinciamo un governo con Calenda, Renzi e il M5s»

In un retroscena il pensiero dell’ala sinistra del Pd. Con rischio scissione annesso

Secondo il ministro del Lavoro Andrea Orlando in caso di vittoria del centrosinistra alle elezioni del 25 settembre un nuovo governo potrà nascere con l’appoggio del Terzo Polo e del Movimento 5 Stelle. In un retroscena a firma di Carlo Bertini pubblicato oggi da La Stampa si racconta l’ipotesi del leader della sinistra interna Pd per il dopo urne: «Enrico e tutti noi dobbiamo trasmettere l’idea che la partita è riaperta e che si può formare una maggioranza per governare alternativa a quella di centrodestra». Ovvero «un campo largo, dal Terzo polo ai 5 Stelle, si può realizzare in una maggioranza di governo dopo il voto». Ma il segnale, secondo il ministro, va dato adesso all’elettorato. Per fornire ai cittadini un’alternativa concreta rispetto all’esecutivo Meloni in arrivo.


Il voto utile è un flop

Nonostante gli appelli di Letta, infatti, la strategia del “voto utile” non sembra fare granché presa sull’elettorato. Ma la partita non è ancora chiusa «perché nell’ultima settimana cambieranno i numeri e il voto al Pd può essere una scelta fatta all’ultimo momento. Ma non bisogna dare l’idea che la partita è persa, se no ognuno vota chi gli sta più simpatico». In caso di sconfitta, invece, secondo Orlando non è il caso di chiedere la testa di Letta: «Se ci troviamo con quelli al governo ci mettiamo a fare le primarie per il segretario?». Andrebbe invece organizzato un congresso rifondativo del centrosinistra. Altrimenti? Altrimenti la sinistra del partito potrebbe staccarsi dal Pd. Magari approdando a lidi più a sinistra. Un’idea che piace anche a Leu.


Leggi anche: