No! La biblioteca di Dresda non ha invitato i lettori a bruciare i libri degli autori russi

L’istituto pubblico tedesco ha categoricamente smentito la fake che ha iniziato a circolare sui suoi riguardi

Mentre il conflitto tra Russia e Ucraina prosegue sanguinoso, continua anche la disinformazione che riguarda la guerra. Utenti filo-russi e filo-ucraini si scontrano quotidianamente sui social, e a volte per vincere usano l’arma delle fake news. L’ultima notizia falsa riguarda il presunto rogo dei libri scritti dagli autori russi sostenuto dalla biblioteca pubblica di Dresda, in Germania.

Per chi ha fretta:

  • Circola sui social un presunto annuncio attribuito alla biblioteca pubblica di Dresda
  • Si legge che l’istituto avrebbe invitato i lettori a consegnare libri di autori russi da bruciare per riscaldare l’edificio durante l’inverno
  • L’immagine in realtà sembra essere alterata e la biblioteca ha respinto categoricamente l’accusa, annunciando una denuncia

Analisi

«GERMANIA – Uno strano annuncio è apparso in una biblioteca pubblica di Dresda. Si incoraggiano i lettori a consegnare libri di autori russi da utilizzare per riscaldare l’edificio durante la stagione fredda», si legge in questo post. Che prosegue riportando il contenuto del presunto annuncio: «Affrontare l’aggressione russa è un impegno collettivo. La letteratura russa non ha posto nella tua libreria. A causa della prevista riduzione del riscaldamento in autunno e in inverno, ti chiediamo di donare libri di autori russi da utilizzare per il riscaldamento della biblioteca. In questo modo, sarai in grado di leggere buoni libri anche se Putin interrompe la fornitura del gas».

Il testo, che accompagna la foto dell’annuncio incriminato, si conclude così: «L’annuncio lo ha firmato il capo della biblioteca-Katrin Stump, il cui profilo su Twitter è accompagnato dalle bandierine di UE e Ucraina, il che significa che la direttrice della biblioteca principale della Sassonia è schierata politicamente in modo esplicito. Qualcuno dovrebbe ricordarle che erano i nazisti a bruciare i libri in Germania».

Una vicenda del genere non poteva che scatenare l’indignazione generale. Il post ci ha messo poco a divenire molto popolare su Facebook, racimolando parecchie condivisioni. «ECCO IL DOCUMENTO DELLA BIBLIOTECA DI DRESDA CHE INVITA I LETTORI A DONARE LIBRI DI AUTORI RUSSI PER BRUCIARLI E RISCALDARE L’EDIFICIO IN INVERNO», scrive questo utente. Quest’altro aggiunge: «INVITO ALCUNE PERSONE A SMETTERE DI SOSPETTARE CHE LE MIE NOTIZIE SIANO FALSE». Invito che accetteremmo volentieri, se non fosse che questa notizia è effettivamente falsa.

Un falso annuncio creato ad arte

A farci dubitare della veridicità dell’annuncio, innanzitutto, ci sono diversi elementi. Non c’è, per esempio, alcun elemento che dimostri il luogo in cui il foglio abbia iniziato a circolare o dove sia stato affisso. C’è poi una frase, presente nel documento, che stride con il suo presunto contenuto: la parola «Schreibberatung», in primo piano e in rosso, che significa «Consigli per la scrittura». Legittimo dunque, fino a qui, sospettare che si tratti di un’immagine modificata.

Ma a fugare ogni dubbio interviene proprio l’istituto tedesco in questione. In un comunicato stampa diffuso lo scorso 2 settembre, la biblioteca di Dresda ha bollato la notizia come una «fake news», diffusa nell’ambito di una «campagna di disinformazione mirata». «Abbiamo già sporto denuncia penale per la lettera contraffatta», si legge ancora nel testo, che si conclude con l’intervento della già citata direttrice Katrin Stump:

Come biblioteca, rappresentiamo i valori democratici di base, un’informazione affidabile e un discorso obiettivo su questioni socio-politiche. (…) La SLUB agisce con determinazione contro informazioni false come questa e continuerà a utilizzare eventi e mostre per sensibilizzare su come affrontare la disinformazione in modo responsabile e vigile

Solo poche settimane fa, era circolata una fake analoga che aveva però preso di mira la biblioteca di Amburgo. Secondo quanto condiviso da alcuni canali Telegram filo-russi, l’istituto invitava alla consegna dei tomi «non necessari» per il «riciclaggio della carta da macero per i futuri sistemi di riscaldamento». Anche in questo caso si trattava di una notizia falsa.

Conclusioni

La notizia del presunto messaggio proveniente dalla biblioteca di Dresda, che invita i lettori a consegnare i libri scritti da russi per bruciarli con l’arrivo dell’inverno, è falsa. Non solo, infatti, non c’è alcuna prova che l’episodio sia successo davvero, ma l’istituto ha categoricamente smentito la teoria annunciando di aver presentato una denuncia penale.

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