Fondi per le Pmi, sanzioni contro la Russia e lode agli operai italiani: cosa ha detto Ursula von der Leyen allo Stato dell’Unione

La presidente della Commissione europea ha illustrato le misure per contrastare la crisi del gas e ha ribadito l’impegno dell’Europa per l’Ucraina

Da Strasburgo – «Questa è una guerra contro la nostra energia, la nostra economia, i nostri valori. È una guerra che colpisce il nostro futuro, dove si scontrano democrazia contro autocrazia. Con il coraggio necessario Putin fallirà e Ucraina ed Europa vinceranno. Il coraggio ha un nome, è Ucraina». Così Ursula von der Leyen, giacca gialla e camicetta blu in omaggio all’Ucraina, ha parlato davanti al Parlamento europeo. La presidente ha ricordato come, dopo l’inizio della guerra, un continente intero si sia riempito di solidarietà per il popolo ucraino: «Gli europei hanno trovato il coraggio di fare ciò che è giusto. La nostra Unione è stata all’altezza della crisi. Quindici anni fa – ha ricordato – durante la crisi finanziaria (del 2008 ndr) abbiamo impiegato anni per trovare soluzioni. Circa dieci anni dopo, con la pandemia e con l’attacco russo, la nostra risposta è stata invece immediata». Secondo la presidente, proprio la reazione repentina delle istituzioni europee ha «riportato in superfice la forza interiore dell’Europa».


«Il periodo non sarà semplice – ha continuato – né per le famiglie, né per le imprese: la posta in gioco è altissima per l’Ucraina e per il mondo intero. Saremo messi alla prova da chi intende sfruttare la benché minima divisione tra noi». Le parole della presidente della Commissione europea, pronunciate durante il discorso per lo Stato Unione – quello che a settembre fa un bilancio dell’anno precedente e getta le basi per l’anno che si apre -, scaldano l’europarlamento, che più volte interrompe le sue parole per applaudire. Ospite d’onore la first lady ucraina Olena Zelenska a cui la presidente ha ribadito l’impegno dell’Unione per sostenere economicamente l’Ucraina. «C’è voluto un coraggio immenso per resistere alla crudeltà di Putin, ma tu hai trovato quel coraggio. E una nazione di eroi è sorta», le ha detto von der Leyen, annunciando una visita oggi a Kiev per incontrare il presidente Zelensky e discutere dell’ingresso dell’Ucraina nel mercato unico europeo.

Le misure

La presidente ha poi illustrato i piani Ue per affrontare le conseguenze della crisi energetica: «Milioni di europei hanno bisogno di sostegno. Gli Stati membri dell’Ue hanno già investito miliardi di euro per assistere le famiglie vulnerabili. Ma sappiamo che non sarà sufficiente. Per questo motivo – ha detto – proponiamo un tetto ai ricavi delle aziende che producono elettricità a basso costo. La nostra proposta raccoglierà più di 140 miliardi di euro per gli Stati membri per attutire il colpo direttamente». Secondo la presidente, tutte le compagnie petrolifere, del gas e del carbone, che stanno marginando extraprofitti con questa crisi, dovranno pagare una “giusta quota”. Per quanto riguarda i prezzi del gas, aumentati di 10 volte rispetto all’inizio della pandemia, von der Leyen ha affermato che bisogna continuare a lavorare per abbassarli: «Dobbiamo garantire la nostra sicurezza di approvvigionamento e, allo stesso tempo, assicurare la nostra competitività globale. Per questo motivo, svilupperemo con gli Stati membri una serie di misure che tengano conto della natura specifica dei nostri rapporti con i fornitori da quelli inaffidabili come la Russia a quelli affidabili come la Norvegia».

La presidente ha ricordato come la Commissione abbia concordato uno stoccaggio congiunto: «Ora siamo all’84%: stiamo superando il nostro obiettivo. Abbiamo diversificato il nostro approvvigionamento dalla Russia e ci siamo rivolti a fornitori affidabili: Stati Uniti, Norvegia, Algeria e altri. L’anno scorso il gas russo rappresentava il 40% delle nostre importazioni di gas. Oggi è sceso al 9% di gas di gasdotto». La Commissione sta per presentare «un pacchetto di aiuti per le Pmi» che «comprenderà una proposta per un insieme unico di norme fiscali per fare affari in Europa (Befit)», ha dichiarato la presidente annunciando anche la revisione della «direttiva sui ritardi di pagamento». Il motivo è presto spiegato: «Semplicemente non è giusto che 1 fallimento su 4 sia dovuto a fatture non pagate in tempo» indicando che «per milioni di aziende familiari, questa sarà un’ancora di salvezza in acque agitate». Nessun impegno invece sulla controversa questione del price cap, il tetto al prezzo del gas, che trova ancora numerosi oppositori tra gli Stati membri.

Gli operai italiani

Citando le tante lodevoli iniziative di aziende e persone per far fronte ai rincari energetici, von der Leyen ha citato gli operai italiani: «Gli operai delle fabbriche di ceramica dell’Italia centrale hanno deciso di spostare i loro turni di lavoro al mattino presto, per beneficiare dei prezzi più bassi dell’energia». La famosa stretta ai consumi, paventata nei giorni scorsi, viene spiegata dalla presidente: «Ridurre la domanda durante le ore di punta farà durare più a lungo l’offerta e farà scendere i prezzi. Questo è il motivo per cui stiamo proponendo misure affinché gli Stati membri riducano il loro consumo complessivo di elettricità». In aggiunta è pronta «una riforma profonda e globale del mercato elettrico» che punterà a disaccoppiare l’influenza dominante del gas sul prezzo dell’elettricità. Il ciclo europeo di produzione va ripensato alla luce delle nuove sfide globali: «Il litio e le terre rare stanno già sostituendo gas e petrolio al centro della nostra economia».

Sviluppo fa rima con stabilità

Lo sviluppo per von der Leyen deve andare a braccetto con la stabilità: «Gli Stati membri, ha sostenuto, dovrebbero avere maggiore flessibilità sui loro percorsi di riduzione del debito. Ma ci dovrebbe essere una maggiore responsabilità sul rispetto di ciò che abbiamo concordato». La presidente striglia con il suo discorso anche chi, nei mesi scorsi, ha messo in dubbio i parametri del Recovery Plan chiedendone una revisione: «Abbiamo concepito NextGenerationEU quasi due anni fa – ha affermato-, eppure è esattamente ciò di cui l’Europa ha bisogno oggi. Quindi atteniamoci al piano. Utilizziamo i soldi». Tra le iniziative illustrate dalla presidente della Commissione europea, c’è la creazione di «un fondo sovrano europeo» con cui «aumenteremo la nostra partecipazione finanziaria a importanti progetti di comune interesse europeo», e l’istituzione di una Banca europea dell’idrogeno, che «contribuirà a garantire l’acquisto di idrogeno, in particolare utilizzando le risorse del Fondo per l’innovazione e potrà investire 3 miliardi di euro per contribuire alla costruzione del futuro mercato dell’idrogeno».

Per contrastare il cambiamento climatico, verrà raddoppiata la capacità antincendio nel prossimo anno: «L’Ue acquisterà altri 10 velivoli anfibi leggeri e tre elicotteri da aggiungere alla flotta», ha spiegato. Concentrandosi poi su un’altra crisi, quella dei migranti, la presidente della Commissione ha usato parole chiare sullo spirito europeo: «Voglio un’Europa che gestisca la migrazione con dignità e rispetto. Voglio un’Europa in cui tutti gli Stati membri si assumano la responsabilità delle sfide che tutti condividiamo. E voglio un’Europa che dimostri solidarietà a tutti gli Stati membri. Abbiamo fatto progressi con il Patto, ora abbiamo la roadmap. C’è bisogno della volontà politica di corrispondere».

Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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