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L’attacco di Letta: «Giorgia Meloni lavora per sfasciare l’Europa, è un regalo a Putin»

22 Settembre 2022 - 06:38 Redazione
Il segretario Pd: un risultato importante del M5s al Sud ci favorisce

Giorgia Meloni è alleata di Orbán in Europa e di Matteo Salvini in Italia. Quindi è allineata con chi vuole far saltare l’Unione Europea. E tra questi c’è certamente Putin. Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta in un’intervista a la Repubblica oggi va all’attacco della leader di Fratelli d’Italia. Punta il dito sul video di Romano La Russa che fa il saluto romano («grave l’episodio, grottesca la spiegazione»). E sostiene che l’escalation di Putin «gli creerà molti problemi in casa. Come dimostrano le fughe dei cittadini e l’opposizione interna». Per il leader Pd «nonostante una postura a parole atlantista e pro Ucraina, Meloni è alleata di Orbàn in Europa e di Salvini in Italia, è oggettivamente allineata al fronte di chi lavora per il più grande progetto di Putin, che è far implodere l’Europa. È in atto il primo vero tentativo di disfare la Ue. In questo Meloni si muove come il governo polacco, atlantista e anti-europeista, ma le due cose insieme non stanno».

La crescita del M5s al Sud

Secondo Letta «alla moderazione di Meloni ha creduto solo chi ha voluto convincersene per convenienza o credulità. Il voto del suo partito sull’Ungheria al Parlamento europeo è stata l’ennesima dimostrazione che non è cambiata. Aveva l’occasione di dimostrare il contrario, ha confermato che è in linea con Salvini». Mentre sul saluto romano e sul fascismo «da Meloni non sono mai venute parole chiare. Lo dimostra la fiamma che continua a campeggiare nel simbolo senza che nessuno si ponga il problema. Il Pd ha sempre messo in luce i pericoli legati alle scelte dell’oggi, ma il problema delle radici di ieri è sotto gli occhi di tutti». Letta parla anche della crescita del M5s nei collegi che potrebbe riaprire la partita elettorale: «Da un punto di vista elettorale un risultato importante del M5S al Sud ci favorisce, rende contendibili anche collegi uninominali che in teoria non lo erano. Politicamente è la conferma del grande disagio del Sud che si sente abbandonato e si aggrappa al reddito di cittadinanza, che il M5S sta usando come bandiera. Ma noi sul Sud ci siamo, molto meglio degli ultimi anni, questa è l’ultima occasione per farlo rialzare e per questo da Taranto abbiamo lanciato il nostro piano per il Mezzogiorno, che non si salva con un derby tra Lega nord e il M5S nelle vesti di Lega Sud».

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