Cresce la tensione tra Parigi e Teheran. La Francia sollecita i suoi cittadini ad abbandonare l’Iran: «Alto rischio di arresti e di processi ingiusti»

L’Eliseo ha accusato il governo iraniano di «pratiche dittatoriali» per aver preso in ostaggio due cittadini d’oltralpe

Si fanno sempre più tesi i rapporti tra Francia e Iran dopo che il governo di Parigi ha accusato Teheran di «pratiche dittatoriali», dopo aver preso in ostaggio una coppia francese che in un video, mandato in onda lo scorso giovedì sui media statali iraniani, avrebbe confessato di far parte dei servizi segreti francesi e di far parte della rete di spionaggio francese che è stata mandata a Teheran nei mesi scorsi «per preparare il terreno alla rivoluzione e al rovesciamento del regime dell’Iran islamico». Il tutto mentre in tutto l’Iran proseguono e si espandono a macchia d’olio da ormai oltre due settimane le proteste per la morte di di Mahsa Amini, la 22enne di origine curda morta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale perché non aveva indossato correttamente l’hijab. E così quest’oggi il ministro degli Esteri francese, oltre a richiedere «la liberazione dei cittadini presi in ostaggio», ha sollecitato tutti i cittadini francesi, compresi quelli con doppia cittadinanza, ad abbandonare l’Iran, perché esposti «a un alto rischio di arresto, detenzione arbitraria e processo iniquo», come riportato dall’agenzia Reuters.


Il video trasmesso dalla tv di Stato iraniana con la confessione delle presunte spie francesi

Nel video delle presunte spie francesi si vede una donna coperta da un velo che dice: «Mi chiamo Cecile Kohler, sono un agente dell’intelligence e delle operazioni presso la DGSE (Direttorato generale per la sicurezza esterna). Ci trovavamo in Iran per preparare il terreno alla rivoluzione e al rovesciamento del regime dell’Iran islamico», riferendosi al servizio di intelligence francese. Una narrazione che rafforza la retorica utilizzata più volte dal presidente Raisi e dalla Guida Suprema Khamenei, secondo cui le proteste che stanno scuotendo la Nazione sono il risultato di disordini fomentati da Paesi esteri. Il ministero dell’Intelligence dell’Iran, lo scorso maggio, aveva dichiarato di aver arrestato due europei con l’accusa di fomentare «insicurezza» nel Paese. In tutta risposta, la Francia ha condannato il loro arresto e chiesto l’immediato rilascio di Cecile Kohler e del suo compagno Jacques Paris. La portavoce del ministero degli Esteri francese, Anne-Claire Legendre, subito dopo la messa in onda del video ha dichiarato che la coppia, oltre ad altri due cittadini francesi detenuti in Iran, sono «ostaggi di Stato», aggiungendo: «La messa in scena delle loro presunte confessioni è oltraggiosa, spaventosa, inaccettabile e contraria al diritto internazionale. Questa mascherata rivela il disprezzo per la dignità umana che caratterizza le autorità iraniane».


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