L’Ucraina interrompe le forniture di elettricità all’Ue a causa dei danni subiti dopo i bombardamenti russi

Lo stop dei flussi inizierà domani, 11 ottobre. Il ministro dell’Energia ucraino ha spiegato che i raid russi hanno colpito infrastrutture strategiche per il trasporto dell’elettricità

A seguito della decisione di Mosca di bombardare la capitale Kiev e diverse città dell’Ucraina, il ministero dell’Energia ucraino ha comunicato che da domani, 11 ottobre, l’Ucraina interromperà le esportazioni di elettricità verso l’Unione europea negli ultimi tre mesi del 2022, a seguito dei danni causati agli attacchi missilistici russi che hanno colpito oltre che bersagli civili anche infrastrutture energetiche strategiche sin dalle prime ore di oggi, 10 ottobre. «Gli attacchi missilistici odierni, che hanno colpito la generazione termica e le sottostazioni elettriche, hanno costretto l’Ucraina a sospendere le esportazioni di elettricità dall’11 ottobre 2022 per stabilizzare il proprio sistema energetico», si legge in una nota sul suo sito del ministero ucraino. Al contempo, il ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko ha dichiarato che gli attacchi alle infrastrutture di trasporto dell’energia elettrica sono stati «i più pesanti dell’intero conflitto». Halushchenko ha aggiunto che gli attacchi odierni hanno impattato «sull’intera rete per rendere il più difficile possibile il cambio di fornitura». Kiev aveva iniziato a esportare energia verso l’Unione europea dallo scorso 1° luglio, in linea con la decisione del presidente ucraino Zelensky di ridurre la dipendenza dell’Europa da gas o petrolio russo. Il presidente russo Vladimir Putin, in tv, ha “giustificato” i «massicci attacchi» missilistici a lungo raggio di oggi contro diversi obiettivi militari, energetici e di comunicazione ucraini, descrivendoli come una risposta all’esplosione del ponte Kerch che collega la Russia alla Crimea. Un attacco che secondo il presidente russo rappresenta un «atto di terrorismo» ordito dall’intelligence di Kiev e di altri Paesi contro Mosca.


Il bilancio dei bombardamenti russi sull’Ucraina

I raid russi sulla città di Kiev e altri centri del Paese hanno causato la morte di almeno 11 civili morti e 89 feriti. E oltre alle perdite di vite umane, a causa del massicci bombardamenti odierni, l’Ucraina si trova in piena emergenza energetica ed idrica. Già, perché come reso noto dai servizi di emergenza ucraini, citati dalla Bbc, le infrastrutture critiche sono state colpite in 12 diverse regioni oltre alla città di Kiev, dove sono scoppiati più di 30 incendi, mentre le forniture di elettricità per la popolazione sono parzialmente interrotte in 15 regioni, tra cui quelle di Leopoli, Kiev e Zaporizhzhia: il sistema energetico ucraino sarà sottoposto a uno stress test per non sovrasollecitare la richiesta e rischiare, dunque, di mettere completamente a rischio la tenuta delle reti rimaste attive». All’intera popolazione ucraina, infatti, è stato richiesto di ridurre al minimo, sin da oggi, il consumo di elettricità dalle 17:00 alle 23:00, non accendendo gli elettrodomestici, ma incluse stufe elettriche, caldaie, bollitori e altri elettrodomestici.


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