Il ministro ungherese dell’Energia, Péter Szijjártó parteciperò a Mosca a una conferenza sulla crisi energetica. A rivelarlo è il giornalista investigativo ungherese Szabolcs Panyi, che ha scovato il nome del ministro tra gli ospiti della Russian Energy Week, l’appuntamento annuale dedicato all’energia che si svolge questa settimana a Mosca. Szijjártó è l’unico relatore proveniente da un Paese membro dell’Unione Europea e parteciperà al panel Global Energy Trends: Today and Tomorrow, previsto per giovedì. Sul palco, accanto al ministro ungherese, ci saranno anche il vice primo ministro russo Alexander Novak e i presidenti di Gazprom e Novatek, le due più grandi aziende russe di gas naturale. Sia Novak che i Ceo dei due colossi energetici rientrano nelle liste di cittadini russi soggetti a sanzioni da parte dell’Ue. «La comunità globale ha il compito di fornire a tutto il mondo fonti di energia convenienti, affidabili e moderne, e per questo la cooperazione tra tutti i paesi è vitale», si legge nella descrizione del panel a cui parteciperà anche Szijjártó. «Tuttavia, alcuni paesi e coalizioni hanno aggravato la situazione geopolitica associando l’accesso universale all’energia con le relazioni politiche internazionali». Al momento, il ministro ungherese – oggi in visita a Berlino – non ha confermato né smentito pubblicamente la sua partecipazione alla conferenza di Mosca.
October 10, 2022
Il rapporto tra Russia e Ungheria
Il presidente ungherese Viktor Orbán è considerato da tempo tra i leader europei più vicini a Vladimir Putin. Nel 2019, il suo partito Fidesz è stato espulso dal Partito Popolare Europeo proprio a causa delle posizioni sempre più estremiste abbracciate nel corso degli anni e le contraddizioni in politica estera. Dallo scoppio della guerra in Ucraina, Orbán ha cercato di distanziarsi da Putin per non perdere popolarità, ma ha anche minacciato più volte di bloccare con un veto le sanzioni economiche contro la Russia varate da Bruxelles. Qualche settimana fa, Orbán si è opposto alle nuove sanzioni su cui è al lavoro la Commissione europea e ha chiesto di togliere, entro la fine dell’anno, tutte quelle attualmente in vigore.
Foto di copertina: EPA / ANDREJ CUKIC | Il ministro ungherese dell’Energia Péter Szijjártó
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