L’ambasciatore Stefanini: «La pace tra Russia e Ucraina? Si può fare solo con la Cina»

L’ex rappresentante italiano alla Nato: «Il rovesciamento di Putin? È possibile»

L’ambasciatore Stefano Stefanini, già consigliere diplomatico del presidente Napolitano e rappresentante italiano alla Nato, dice oggi in un’intervista a Il Messaggero che per una pace tra Russia e Ucraina serve la Cina. «Il G7 è il fulcro dell’appoggio occidentale a Kiev e di fronte a un’escalation è bene che ci si parli. Ma ai fini di una trattativa è monco, non ha presa su Mosca», premette Stefanini riferendosi al vertice con Zelensky convocato per oggi alle 14. «Per una trattativa internazionale e il negoziato devono essere i paesi che la Russia sente vicini o neutrali a fare pressione. Quello che conta più di tutti è la Cina. Il 16 ottobre si aprirà il Congresso che incoronerà Xi Jinping vita natural durante. E speriamo che la seconda potenza mondiale si rimetta a fare politica estera».


Il rovesciamento di Putin

L’ambasciatore dice che «sul campo di battaglia gli ucraini mantengono l’iniziativa. Putin ha in mente di fermarli, guadagnare tempo, e dopo l’inverno buttare sul fronte tutte le risorse che sarà riuscito a mettere insieme. La mobilitazione non gli servirà, cosa possono fare coscritti mandati alla guerra controvoglia? Putin vuole premere sull’Occidente, specie sull’Europa, al fine di sgretolarne il sostegno all’Ucraina. Le bollette saliranno, avremo il razionamento…». Per la feluca sul nucleare «il rischio c’è, se consideriamo le minacce avventate e irresponsabili che sono state fatte. Nella crisi di Cuba del 1962, nessuno ebbe il coraggio di pronunciare la parola con la “N”. La logica dice che l’uso dell’arma tattica nucleare avrebbe effetti limitati a beneficio della Russia. I messaggi di dissuasione sono arrivati forti e chiari. È quindi possibile ritenere che non si arrivi a oltrepassare una soglia che sarebbe tragica per le conseguenze militari e politiche». Infine, sulla possibilità che Putin venga rovesciato: «Non lo sapremo prima che succeda. Magari una notte succederà, e la sera prima non l’avremo saputo. Se qualcuno ha in mente di fare un golpe, ci riuscirà solo se nessuno lo avrà saputo prima. Ma Putin ha creato un sistema di pretoriani solidissimo…».


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