L’allarme dell’Aiea: la centrale di Zaporizhzhia senza energia

L’annuncio di Rafael Grossi: è necessaria una zona di protezione

La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia ha perso tutta l’energia esterna per la seconda volta in cinque giorni. Lo ha scritto su Twitter il capo dell’Aiea Rafael Grossi, sottolineando che «le ripetute perdite di energia fuori dal sito» rappresentano «uno sviluppo profondamente preoccupante e sottolineano l’urgente necessità di una zona di protezione per la sicurezza nucleare intorno al sito». Secondo il capo dell’amministrazione comunale filorussa di Energodar Alexander Volga è stata l’Ucraina ad interrompere la fornitura. Durante la notte l’esercito russo ha lanciato sette missili S-300 contro la città e i suoi sobborghi. L’agenzia nucleare di stato russa Energoatom ha spiegato che «il 12 ottobre alle 8:59 (le 7:59 in Italia), a seguito del lancio di razzi da parte delle truppe russe, la sottostazione di Dneprovskaya nella regione di Dnepropetrovsk è stata danneggiata. Di conseguenza, la linea di comunicazione da 750 kV ZNPP-Dneprovskaya è stata disconnessa». E quindi «la centrale nucleare di Zaporizhzhia è rimasta completamente disconnessa (dalla rete, ndr). I generatori diesel si sono avviati automaticamente)».


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