Nuove scritte contro La Russa sulle mura dell’Acquedotto Alessandrino a Roma: «Boia speriamo tu muoia»

È il terzo caso in pochi giorni. In precedenza erano apparse frasi contro il neo presidente del Senato sulle saracinesche della sede di FdI nel quartiere Garbatella e su uno striscione al Colosseo

«La Russa boia speriamo che tu muoia», accompagnata dalla A cerchiata simbolo degli anarchici. È la nuova scritta comparsa nella notte tra sabato 15 e domenica 16 ottobre sulle mura dell’Acquedotto Alessandrino a Roma, e indirizzata contro il presidente del Senato, Ignazio La Russa. È il terzo caso nell’arco di pochi giorni a seguito dell’elezione alla presidenza di Palazzo Madama dell’esponente di Fratelli d’Italia. Le prime scritte contro La Russa sono apparse sulla serranda della sede di Fratelli d’Italia nel quartiere Garbatella, nella sede dell’ex Msi frequentata anche dalla leader di FdI Giorgia Meloni da giovane: «La Russa Garbatella ti schifa», con una stella a cinque punte e la sigla “Antifa”. Su un’altra serranda della sede di via Guendalina Borghese era apparsa la scritta: «Siete vuoti dentro». Entrambe sono state successivamente rimosse. Il secondo episodio è avvenuto invece al Colosseo, dove è comparso uno striscione con la scritta: «Benvenuto presidente La Russa. La resistenza continua», con il nome del presidente del Senato scritto capovolto. La firma riportata era quella di “Cambiare rotta – organizzazione giovanile comunista” che su Facebook ha rivendicato e spiegato le ragioni del gesto: «Ci tenevamo a portare i nostri sentiti auguri di benvenuto al nuovo presidente del Senato, Ignazio La Russa. A quanto pare, la sua figura è ben apprezzata anche dai partiti della fantomatica “opposizione antifascista”. Saremo ben lieti di mostrare a questo e a questo Parlamento il significato di antifascismo militante».


Foto in copertina: Lapresse / Barsoum


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