Gualtieri fa gli auguri a Lula in portoghese: «A Roma facciamo il tifo per te» – Il video

Domenica 30 ottobre i brasiliani si recheranno alle urne per il secondo turno delle elezioni presidenziali che vedranno sfidarsi il candidato del partito dei lavoratori e il presidente uscente Bolsonaro

Mancano quattro giorni al secondo turno delle elezioni presidenziali in Brasile, previste per domenica 30 ottobre, che vedranno sfidarsi – ancora una volta – il candidato, già presidente dal 2003 al 2010, Luiz Inacio Lula da Silva e il capo di Stato uscente Jair Bolsonaro. L’ex presidente di sinistra – che con il 48,4% dei voti ottenuti non è riuscito a sconfiggere il rivale al primo turno del voto brasiliano  – avrà il sostegno dei candidati sconfitti, in particolare della centrista Simone Tebet e del candidato di sinistra Ciro Gomes, arrivati terza e quarto alle votazioni di domenica 2 ottobre. Ma non solo, dall’Italia, infatti, è arrivato un endorsement particolare: il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, – con un video pubblicato sui social – si è schierato a favore del candidato del partito dei Lavoratori, mostrandogli tutto il suo appoggio per la rielezione a presidente del Brasile. «Caro amico Lula, – ha detto Gualtieri in portoghese – a Roma stiamo facendo il tifo perché tu torni a guidare questo grande Paese amato da tutti gli italiani». Il Primo cittadino di Roma ha poi voluto ricordare gli anni in cui Lula ha governato il Brasile, definendoli anni «di sviluppo economico e sociale senza precedenti nel Paese. Una fonte di grande ammirazione e ispirazione nel mondo intero. L’uscita dalla povertà di decine di migliaia di famiglie è servita da esempio a molti governi. A livello internazionale hai dato un contributo fondamentale a un sistema economico internazionale più giusto e più attento alle istanze dei Paesi in via di sviluppo». E poi: «Con il tuo ritorno alla presidenza il popolo brasiliano riprenderà la strada della giustizia sociale, dello sviluppo, del riscatto che tanto merita». Tempestiva la risposta di Lula che attraverso i suoi canali social ha voluto ringraziare il suo «amico Gualtieri», promettendogli di «cambiare rotta per costruire un governo migliore per il popolo brasiliano». 


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Quella di domenica 30 ottobre sarà una battaglia all’ultimo voto. Chi farà davvero la differenza, però, saranno gli astenuti, oltre il 20% degli aventi diritto al voto che non si sono presentati alle urne nel primo turno di elezioni. Anche per il secondo turno, i sondaggi elettorali escludono grosse sorprese, assegnando la vittoria a Lula con uno scarto di 5-7 punti percentuali su Bolsonaro. Ma se l’attuale presidente dovesse essere effettivamente sconfitto, le preoccupazioni per un mancato passaggio di potere – o peggio -, potrebbero tramutarsi in realtà, visto che anche dopo il primo turno il presidente in carica – che ha ottenuto il 43,2% – ha già più volte parlato di possibili frodi elettorali. Alle elezioni presidenziali di domenica 2 ottobre, infatti, nessuno dei due candidati era riuscito a ottenere il 50% dei voti necessari per vincere.

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