Governo Meloni, le prime misure: ergastolo ostativo, Covid e stretta sui rave party

Stop all’obbligo vaccinale, ma non alle mascherine. Fino a sei anni di carcere per chi occupa edifici altrui. Rinvio di alcune disposizioni della riforma Cartabia. Ecco le decisioni dell’esecutivo

Un decreto unico, ribattezzato già «decreto Giustizia e Covid». Il primo Consiglio dei ministri operativo del governo Meloni ha approvato una serie di norme che agiscono su tre ambiti: Coronavirus, giustizia penale e sicurezza. Durata circa un’ora e mezza, nella riunione dell’esecutivo è stato disposto lo stop all’obbligo vaccinale per medici e infermieri a partire da domani, primo novembre, anziché dal 31 dicembre. Inoltre, è stato previsto un reintegro progressivo del personale sanitario non vaccinato. Resta invece obbligatorio l’uso di mascherine negli ospedali e nelle rsa: dovranno indossarle sia i dipendenti che i visitatori delle strutture. Nel decreto del governo, poi, due capitoli sono stati dedicati alla giustizia. Per quanto riguarda l’ergastolo ostativo, l’accesso ai benefici penitenziari per i condannati per i reati di mafia e terrorismo sarà possibile «anche in assenza di collaborazione con la giustizia» solo se il reo ha risarcito le vittime del danno e se ha dimostrato «attraverso elementi specifici» di aver interrotto ogni rapporto con la criminalità organizzata. Rinviata al 30 dicembre, poi, l’entrata in vigore della riforma penale dell’ex Guardasigilli Marta Cartabia.


Infine, dal punto di vista della sicurezza, il Consiglio dei ministri ha inasprito le misure contro chi organizza raduni non autorizzati «dai quali possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica». Nella casistica rientrano anche i rave party. Si tratta della confisca degli oggetti utilizzati durante l’occupazione di spazi, reclusione da tre a sei anni di carcere e multe da mille a 10 mila euro. Si procederà d’ufficio «se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica». Al termine del Consiglio dei ministri, inoltre, è stata approvata anche la lista dei sottosegretari e dei viceministri. Giorgia meloni, in un messaggio inviato nella chat dei parlamentari di Fratelli d’Italia, ha annunciato così le nomine del sottogoverno: «Oggi ho nominato i sottosegretari e i viceministri. Molti di voi saranno coinvolti direttamente e molti altri avrebbero potuto esserlo per qualità e valore. Ho fatto il possibile utilizzando criteri di esperienza parlamentare oltre che nel settore specifico. Saranno molti i ruoli assegnati a Fratelli d’Italia e coordinandomi con i presidenti dei gruppi li indicherò seguendo criteri analoghi».


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