+Europa: «I soldi da Soros? Contributi diretti e pubblici. Calenda vaneggia, forse ha cambiato idea per i suoi finanziatori»

L’attacco del segretario Della Vedova: siamo persone serie noi, teniamo fede agli accordi

«Alcuni candidati di +Europa hanno ricevuto finanziamenti da Soros. Contributi diretti pubblici, che saranno pubblicati secondo la legge e che rivendichiamo politicamente». In due diverse interviste rilasciate oggi a Repubblica e a Libero il leader radicale Benedetto Della Vedova parla dei finanziamenti da parte di George Soros. E punta il dito su Carlo Calenda: «Vaneggia», replica il segretario di +Europa. E ancora: « Evocare un nostra poca trasparenza come fa Calenda è al limite della querela. Il patto sottoscritto era stato materialmente redatto da Calenda. Siamo delle persone serie. Manteniamo fede ai nostri accordi. E la logica di quel patto era tutta politica: europeismo, continuità con Draghi e, vista la legge elettorale maggioritaria, la scelta della strada più efficace contro Salvini e Meloni».


La querelle

Poi Della Vedova va all’attacco: «Forse è lui che fa politica sulla base delle richieste dei suoi finanziatori. Problemi suoi. Noi facciamo politica per convinzione e non per convenienza, al punto di sfidare la soglia del 3%. Era davvero la cosa meno conveniente che potessimo fare mantenere l’alleanza, se avessimo ragionato sulla base dell’interesse di partito». E con Libero precisa: «Con lui abbiamo parlato una sola volta di budget, per dieci minuti, nella fase in cui, dopo l’accordo con Letta, ragionavamo sulla campagna elettorale comune di +Europa/Azione. Gli dissi che avremmo fatto la nostra parte con i nostri finanziatori e i nostri candidati e lui mi chiese se c’era anche Soros, che ci aveva notoriamente sostenuto anche in passato. Non avendo nulla da nascondere, ovviamente gli dissi di sì. Dopo tre o quattro giorni lui ci comunicò che si ritirava dal patto con il Pd, per fare poi l’accordo con Renzi, nonostante avesse detto cento volte che non avrebbe mai fatto nulla con lui, per via dell’Arabia Saudita e della sua presunta inaffidabilità. Da allora non ci siamo più visti e sentiti». Infine, la stoccata: «Mi viene da pensare che Calenda abbia cambiato idea perché pressato dai suoi finanziatori, ma sarebbero fatti suoi».


La replica di Calenda

Calenda ha replicato su Twitter all’accusa di Della Vedova: «Con tutta franchezza non comprendo questa polemica. +Europa ha sempre rivendicato di avere come finanziatore principale Soros. Ed è noto che Soros, già dalle precedenti europee sosteneva l’esigenza di un listone unico antidestra. Fine. Tanto che Soros non aveva finanziato +Europa quando si era presentata da sola alle europee. Per policy Azione e i suoi candidati non accettano finanziamenti diretti o indiretti da entità estere. Ma non ho nulla contro Soros che si batte contro i sovranisti in tutta Europa».

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