Giuseppe Conte contro Meloni: «Un governo forte con i deboli e debole con i forti. Ma gli aiuti sulle bollette?»

Il leader M5s critica la premier: preoccupano le decisioni sui medici No vax

Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte all’attacco del governo Meloni. In un colloquio con il Corriere della Sera l’ex Avvocato del Popolo dice che «dalle anticipazioni di stampa e dalle dichiarazioni di alcuni esponenti della maggioranza si conferma il fatto che questo è un governo forte con i deboli e debole con i forti». Mettendo in guardia sulle conseguenze: «In un Paese campione d’Europa di evasione fiscale, si decide di alzare il tetto al contante e di tagliare fondi all’unica misura di protezione sociale esistente. Scelte molto gravi, ancor più gravi di fronte a un’inflazione e a un caro bollette da record. Così si alimenta il rischio di tensioni sociali». Per Conte dire «togliamo il reddito di cittadinanza a chi può lavorare» significa «essere lontani dalla realtà: secondo l’Anpal, il 70,8% dei beneficiari non ancora occupati ha al massimo la terza media. Si tratta dunque di persone distanti dal mercato del lavoro che necessitano di specifiche azioni di formazione». Ossia – sostiene l’ex premier – «ciò che avrebbero dovuto fare i centri per l’impiego se le Regioni, 14 delle quali in mano al centrodestra, avessero completato il Piano di potenziamento previsto nel 2019 dal Conte I, per cui era stato stanziato un miliardo di euro». E preoccupano anche le decisioni sui medici No vax: «Noi durante il Conte II abbiamo sempre adottato il principio della precauzione e i criteri della adeguatezza e proporzionalità delle misure. Abbiamo sempre seguito una linea in cui ci siamo assunti la responsabilità politica ma poggiando le decisioni sulle evidenze scientifiche». Infine: «Come primo atto di questo governo ci saremmo aspettati misure contro il caro bollette, invece sembra che famiglie e imprese dovranno aspettare ancora. Chiedo a Meloni: ma questi aiuti non dovevano essere la priorità?».


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